Riassunto analitico
Negli ultimi decenni la resistenza agli antibiotici beta lattamici è diventata un emergenza per la salute pubblica al livello mondiale. Infatti, l’efficacia degli antibiotici beta lattamici, che rappresentano un reservoir molto importante nella lotta contro le infezioni batteriche in quanto specifici e poco tossici, è messa a repentaglio dal diffondersi di meccanismi di resistenza da parte dei batteri, impedendo in questo modo di trattare con successo infezioni che spesso risultano letali. Tra i vari meccanismi di resistenza i più insidiosi, soprattutto per la facile trasmissibilità tra i vari ceppi batterici, è l’espressione di beta lattamasi. Questi enzimi sono in grado di aprire l’anello beta lattamico inattivando l’antibiotico. Le beta lattamasi si suddividono in serina beta lattamasi e metallo beta lattamasi. Contro alcune serina beta lattamasi esistono inibitori commercialmente disponibili come l’acido clavulanico, il tazobactam o il sulbactam che vengono presi in associazione all’antibiotico. Al contrario, contro le metallo beta lattamasi non ci sono ancora degli inibitori efficienti. La mia tesi ha avuto come obiettivo la sintesi di nuovi derivati triazolici come possibili inibitori delle serina e metallo beta lattamasi. Al fine di realizzare inibitori in grado di contrastare entrambe queste beta lattamasi, all’interno dello stesso inibitore progettato sono stati introdotti gruppi in grado di interagire separatamente con queste due classi di beta lattamasi. La selettività verso le serina beta lattamasi è stata ottenuta con l’inserimento del gruppo alfa-tienilacetammidoboronico, mentre l’interazione con la metallo beta lattamasi è stata favorita inserendo in beta al gruppo boronico un triazolo sostituito, la cui sintesi è stata condotta mediante click-chemistry (cicloaddizione azide-alchino catalizzata da rame). La funzionalizzazione del triazolo con gruppi coordinanti lo ione zinco, specifico delle metallo beta lattamasi, potrebbe portare all’inibizione delle metallo beta lattamasi. La scelta dei gruppi leganti lo zinco (ZBG) è ricaduta sui derivati sulfidrilici , dicarbossilici , ureidici e solfonammidici già studiati in letteratura come ZBG. Tutti i composti sintetizzati sono stati caratterizzati mediante NMR (anche bidimensionale), massa, polarimetria che ne hanno provato la struttura e la purezza.
|