Riassunto analitico
I conservanti sono ampiamente utilizzati in campo alimentare, farmaceutico e cosmetico per prevenire l’alterazione ed il deterioramento del prodotto. In questo elaborato vengono presi in considerazione l’attività antimicrobica ed antiossidante di alcuni preservanti tra i più sfruttati nel settore dei prodotti per la cura della persona. Dal loro impiego, spesso anche in associazione, dipendono la data di scadenza del cosmetico ed il PaO (Period after opening), consentendo di ottenere prodotti sicuri e stabili ai fini del Regolamento europeo 1223 del 2009 sui prodotti cosmetici. L’uso tuttavia di tali conservanti nei prodotti cosmetici viene attualmente biasimato e sempre più spesso si ritrovano pubblicizzati cosmetici “senza conservanti”. Parte della biocosmesi (cosmesi biologica) demonizza anche conservanti ampiamenti utilizzati fino ad ora, avanzando dubbi sulla loro sicurezza d’uso. Sono stati dunque presi in esame e comparati i profili tossicologici di diversi conservanti tentando di capire come possano influenzare la sicurezza del prodotto finito. Indagare su quale sia il conservante più appropriato alla formulazione è essenziale per ridurre effetti avversi a breve e lungo termine, considerando che il cosmetico è un prodotto che spesso si applica giornalmente e per molte ore su zone delicate come labbra, cavità orale, mucose e occhi. Inoltre ciò che noi applichiamo in superficie penetra attraverso la cute fino al circolo sanguigno, esponendoci potenzialmente a danni sistemici. Nell’elaborato vengono trattati anche sistemi di conservazione alternativi che sono impiegati per i cosiddetti prodotti “preservative free”, che comprendono l’utilizzo di oli essenziali, antiossidanti e chelanti, che sono spesso inclusi all’interno di preparazioni eco-bio. Il crescente interesse per questo tipo di cosmesi mostra ancora una volta quanto sia radicata la credenza che al termine “naturale” equivalga quello di “sicuro”. Per quanto riguarda la nuova frontiera del naturale è interessante notare come questa abbia sempre più un legame stretto con il web, che risulta essere una vera e propria cassa di risonanza sia per coscienziosi consigli di esperti cosmetologi, sia, d’altro canto, per errori e inesattezze, generando un fluire di informazioni all’interno del quale risulta difficile orientarsi.
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