Riassunto analitico
INTRODUZIONE: Le complicanze biologiche di tipo infettivo rappresentano la causa di insuccesso più frequente in implantologia. Oggigiorno, la maggior parte della prevenzione e del trattamento precoce della malattia perimplantare consiste nella rimozione meccanica di placca e tartaro dalle porzioni di superficie implantare esposte alla cavità orale. OBIETTIVO: L'obiettivo di questo lavoro è trovare un protocollo in grado di valutare l’efficacia di vari sistemi di pulizia implantare attualmente in commercio e le eventuali alterazioni della superfice da essi indotti. MATERIALI E METODI: Sono state condotte in modo parallelo due ricerche (fino Settembre 2015) sul database PubMed-MEDLINE per identificare, secondo i criteri di inclusione stabiliti, studi sperimentali controllati relativi alla capacità di rimozione del biofilm batterico e alle alterazioni superficiali dopo il trattamento con diversi tipi di strumenti meccanici. In base ai dati forniti dalla letteratura è stato elaborato un protocollo di studio in grado di effettuare un confronto sui sistemi di detersione implantare attualmente più in uso. Il protocollo è stato avviato tramite la sperimentazione di spazzolini rotanti in nichel-titanio. RISULTATI: Il sistema di detersione con spazzolino in NiTi testato risulta una valida opzione per la decontaminazione di tutte le superfici esaminate. L’analisi al SEM riporta alcune modificazioni superficiali successive al trattamento. CONCLUSIONI: Lo studio ha permesso di mettere a punto un metodo che aiuti la ricerca nella comparazione dell'efficacia di vari sistemi di pulizia implantari. Le superfici rugose e lisce sono deterse in modo efficace utilizzando spazzolini rotanti in NiTi, ma a spese di una modifica delle caratteristiche superficiali. Questo protocollo sarà impiegato per ulteriori valutazioni su altre tipologie di strumenti di detersione.
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