Riassunto analitico
Il presente progetto di tesi si propone di esplorare il concetto di mindfulness da differenti punti di vista: dopo l’analisi teorica del termine, lo studio sottolinea i benefici che essa può avere anche sui bambini, dando spazio all’apporto pedagogico dell’educatrice italiana Maria Montessori. Lei ha adottato interessanti strategie e attività che potenziassero la concentrazione e le abilità psico-motorie dei bambini. Esperienze sensoriali dirette, lavoro pratico e non-giudizio sono alcune delle caratteristiche che accomunano la pedagogia montessoriana alla mindfulness. Per questo motivo, Montessori può essere considerata precorritrice delle pratiche di consapevolezza. Un ulteriore aspetto interessante riguarda l’intreccio tra natura e mindfulness. Successivamente, lo studio analizza le criticità che quest’ultima potrebbe incontrare nel contesto scolastico: potrebbe apportare vantaggi sia ai bambini, che agli insegnanti, ma, allo stesso tempo, potrebbe incontrare ostacoli. La carenza di autonomia operativa dei bambini, le alte aspettative che la società ha sui ragazzi, la distrazione e la dipendenza dal giudizio fanno parte delle criticità a cui la mindfulness potrebbe rispondere. Gli aspetti emersi dalla scoping review hanno condotto alla realizzazione di un progetto di mindfulness atto a indagare come i bambini avrebbero reagito a una breve esposizione a pratiche di consapevolezza. Il quesito che ha avviato lo studio è relativo alla possibilità che semplici interventi mindful strutturati e cadenzati settimanalmente possano influenzare il benessere scolastico e la capacità attentiva degli allievi, indirizzandoli verso l’importanza di allenare la consapevolezza nella vita di tutti i giorni. I tredici alunni coinvolti frequentavano la classe seconda della scuola primaria sede di tirocinio. Il programma di ricerca ha previsto indicativamente sei incontri: il primo e l’ultimo dedicati alla somministrazione dei pre e dei post-test; quelli centrali dedicati agli interventi di mindfulness. Ognuno di essi ha previsto la lettura di una storia e un’attività di meditazione. Le esperienze hanno coinvolto quattro emozioni e i cinque sensi, filo conduttore dell’intero progetto. La ricerca condotta si è avvalsa di due strumenti di raccolta dati: il QBS-B 8-13 e il whole interval recording – on task. I risultati mostrano che buona parte degli alunni si percepisce come bambini con un buon livello di soddisfazione scolastica, in grado di instaurare buoni rapporti con gli insegnanti e con i compagni di classe, con un buon atteggiamento emotivo e un adeguato senso di auto-efficacia. I post-test mostrano lievi cambiamenti nei punteggi rilevati, senza variazioni significative. Inoltre, molti alunni hanno mostrato buoni livelli di concentrazione già nel pre-test. Nella fase post-intervento le percentuali di tempo on-task sono leggermente aumentate, a eccezione di pochi casi. Le variabili oggettive e quelle non osservabili che possono avere influenzato i punteggi sono molteplici; pertanto, la ricerca necessita di ulteriori studi e strumenti di misurazione più rigorosi. Tuttavia, la presente ricerca ha riscontrato effetti positivi: le risposte degli studenti hanno dimostrato coinvolgimento e serietà; i bambini hanno reagito positivamente al nuovo approccio proposto.
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Abstract
This thesis project aims to explore the concept of mindfulness from different points of view: after the theoretical analysis of the term, the study highlights the benefits that it can have on children, giving space to the pedagogical contribution of the Italian educator Maria Montessori. She adopted interesting strategies and activities that enhance children's concentration and psychomotor skills. Some of the features that Montessori approach has in common with mindfulness are direct sensory experiences, practical work and non-judgment. For this reason, Montessori can be considered a precursor of awareness practices. Another interesting aspect concerns the connection between nature and mindfulness. Afterwards, the study analyses the critical issues that mindfulness could run into in the school context: it could bring benefits to both children and teachers, but it could bump into obstacles, at the same time. The lack of children operational autonomy, the high expectations that society has on them, the distraction and dependence on judgment are all part of the critical issues that mindfulness could respond to. Metters emerged from the scoping review led to the creation of a mindfulness project aimed at investigating how children would react to a short exposure to mindfulness practices. The question from which this study started is about possibility that simple structured and weekly scheduled mindful interventions, may influence school well-being and student attention, leading them to the importance of training mindfulness in everyday life. The study involved thirteen students attending the second year of the primary school where the internship took place. The research program included approximately six meetings: the first one and the last one dedicated to the administration of the pre and post-tests; the central ones dedicated to mindfulness interventions. Each one of them included reading a story and a meditation activity. The experiences involved four emotions and the five senses, thread of the entire project. The research used two data collection tools: the QBS-B 8-13 and the whole interval recording – on task. The results show that a large part of students perceive themselves as children with a good level of school satisfaction, able to establish good relationships with teachers and classmates, with a good emotional attitude and an adequate sense of self-efficacy. The post-tests show slight changes in the scores, without significant variations. Furthermore, even from the pre-test many students already showed good levels of concentration. In post-intervention phase on-task time percentages slightly increased, except for few cases. There are several objective and not-observable variables that may have influenced the scores are many; therefore, the research requires further studies and more rigorous measurement tools. However, this research found positive effects: students' responses demonstrated involvement and seriousness; children reacted positively to the suggested new approach.
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