Riassunto analitico
La proposta di tesi nasce dal desiderio di voler indagare un tipo di approccio pedagogico legato ai giochi da tavolo come proposta ludica dalle rilevanti potenzialità educative. L’idea si fa strada dall’analisi di un contesto antropologico e sociale in continua evoluzione caratterizzato dall’incertezza e della mutevolezza che gettano le basi di relazioni sempre più fragili e delicate. Dal punto di vista pedagogico ogni insegnante è chiamato a far fronte a metodologie didattiche che sappiano cogliere e accogliere questa realtà, facendosi portavoce e artefici di una rivoluzione socio-culturale che definisca la relazione non solo come obiettivo ma come vero e proprio processo educativo. A livello pedagogico, negli ultimi anni, la ricerca ha dimostrato sempre più interesse per la trasversalità delle competenze, individuando dei tipi di atteggiamento e abilità che non rientrano in capacità fisse e specifiche ma risultano essere requisiti necessari per permettere agli individui di potersi inserire nella vita di tutti i giorni in modo sereno ed efficace. Tali competenze, definite soft skills, possono essere innate ma, per lo più, hanno un grande potenziale di accrescimento che si affina nell’ambiente di vita. La scuola, in questo senso, risulta essere il contesto privilegiato in cui sviluppare le competenze trasversali che ne fa dell’esperienza quotidiana la loro maestra. Acquisire un nuovo modo di pensare e di agire, sin da piccoli, aiuta i ragazzi a vivere meglio nella società, a comprendere il multiculturalismo e a rispettarlo, insegna a saper comunicare le emozioni in maniera chiara e ordinata ma, soprattutto, a rispettare le scelte altrui senza sopraffarle, educando i soggetti al concetto di bene comune e all’idea di buona convivenza. Da questo tipo di approccio nasce l’interesse per l’educazione alla pace, intesa non tanto come particolare settore della pedagogia ma come definizione vera e propria di educazione “fatta bene”. Un bambino che farà esperienza di contesti educativi rispettosi e non competitivi, per esempio, sarà con ogni probabilità un adulto portatore di pace. Questa ricerca di tesi vuole proprio inserirsi all’interno di questo contesto, focalizzando il proprio interesse sull’utilizzo della didattica ludica, o meglio, della educazione ludica, messa in campo dall’utilizzo dei giochi da tavolo, non tanto come semplici strumenti educativi ma come vere e proprie proposte pedagogiche. I giochi da tavolo, infatti, secondo definizione, rappresentano degli universi in miniatura in cui i giocatori entrano in relazione con situazioni esperenziali che simbolizzano aspetti della realtà effettiva, stimolando e supportando le persone in un percorso di crescita e formazione non solo come individui ma soprattutto come soggetti di un gruppo sociale in continua interazione. È a partire da questo punto di vista che tali attività risultano particolarmente importanti come affinamento di quelle abilità per la vita che toccano principalmente la sfera delle competenze cognitive e socio emotive come il problem solving e l’empatia. La proposta, dunque, è quella di suggerire una riflessione in campo pedagogico che getti le basi per un tipo di didattica innovativa. L’elemento ludico, così inteso, si pone come istanza pedagogica capace di promuovere processi educativi sempre più efficaci e resilienti.
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