Riassunto analitico
Le condizioni ambientali presenti all'interno degli allevamenti intensivi di bestiame possono facilmente compromettere lo stato di salute e l'efficienza delle risposte immunitarie degli animali allevati, facilitando così lo sviluppo e la diffusione di malattie infettive e riducendo i profitti dell'allevatore. Per prevenire tali perdite è divenuta pratica comune l'aggiunta, all'interno della mixture a loro destinata, di antibiotici a dosi subterapeutiche. Il farmaco maggiormente impiegato a scopo profilattico e terapeutico è l'ossitetraciclina (OTC), grazie al suo basso costo, alta efficienza, ampio spettro d'azione e bassi effetti collaterali. Questo farmaco ha mostrato inoltre il vantaggio di promuovere la crescita degli animali e l'efficienza nutrizionale della mixture stessa. Residui di antibiotici all'interno degli alimenti e nell'ambiente sono un fattore determinante, spesso omesso e non completamente compreso, quando si discute di salute pubblica o sicurezza alimentare. Per ridurre al minimo questi residui all'interno degli alimenti di origine animale, l'Unione Europea ha stabilito una MRL pari a 100 µg/kg per tutti i tessuti edibili, ovvero destinati al consumo umano. Questo limite di legge non tiene in considerazione l'osso, la sede di maggior accumulo delle tetracicline, il quale si può trovare in tracce all'interno delle carni separate meccanicamente o come principale costituente del pet food.
In questo lavoro di tesi si è valutato un possibile effetto tossico dell'ossitetraciclina residua in farine animali sulla linea cellulare 1.1B4 (cellule β pancreatiche), alla luce di recenti studi i quali hanno evidenziato una tossicità certa sulla linea cellulare K562. A tale scopo sono stati paragonati gli effetti di due estratti ottenuti da farine di osso di pollo: una di queste proveniente da animali trattati con l'antibiotico, entro limiti di legge, per 35 giorni; mentre l'altra proveniente da animali non trattati. Il lavoro si è suddiviso in tre fasi principali: nella prima è stato valutato un effetto tossico diretto di questi estratti, a diverse diluizioni, sulla linea cellulare 1.1B4; in seguito ai risultati ottenuti è stata studiata la tipologia di morte cellulare, apoptotica o necrotica, implicata. Nella seconda fase, invece, si è ricercato un effetto indiretto su questa linea cellulare dovuto a produzione citochinica, in seguito a stimolazione con questi estratti, di due diverse linee cellulari: JURKAT e PBMC. Concludendo, nella terza fase del lavoro è stato allestito uno studio preliminare sul potenziale effetto diabetogeno dell’estratto contenente OTC sulle cellule β pancreatiche. I meccanismi indagati sono stati due: il contenuto vescicolare e il rilascio insulinico.
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