Riassunto analitico
La riflessione che si propone nelle pagine di questo elaborato nasce dal desiderio di costruire e condividere uno spazio dove trattare l’importanza della documentazione intesa come atto generativo, formativo, comunicativo e riflessivo nei contesti scolastici a discapito della tradizionale idea di documentazione come pratica burocratica che causa un atteggiamento sospettoso o di disinteresse negli insegnati. Al contrario la condivisione e la documentazione delle esperienze è indice di senso di responsabilità e consapevolezza del proprio ruolo, oltre che uno strumento per lo sviluppo della propria professionalità utile a raggiungere una maggiore qualità dell’azione educativa. A tal fine il presente contributo offre uno spunto per ripensare il ruolo della documentazione a scuola concentrandosi sul significato della parola “documentare”; sui riferimenti legislativi che la sostengono; sul rapporto che i professionisti hanno con essa; sulle funzioni che assolve; sulle opportunità riflessive, progettuali, comunicative e valutative che offre e sugli strumenti utili a produrla. Un approfondimento è anche dedicato alla figura del docente documentalista: un professionista con una specifica formazione presente nei paesi a forte tradizione documentaristica (come nel caso della Francia) che si occupa dello sviluppo della competenza informativa dei colleghi e degli alunni; gestisce il centro di informazione e documentazione (CDI) e contribuisce all’educazione digitale. Una figura che in Italia è priva di un riferimento legislativo che ne riconosca regolarmente e istituzionalmente la professionalità. È su questo terreno e partendo da alcuni esempi pratici che sono nati i vari capitoli dell’elaborato.
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