Riassunto analitico
La tesi vuole indagare quali giochi e attività motorie, proposte a bambini di scuola dell'Infanzia, risultano essere più efficaci, in termini di coinvolgimento, rispetto delle regole e raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ho scelto questo argomento innanzitutto perché credo fermamente nell’importanza dello sport e dell’attività fisica e motoria a qualunque età. Penso che l’attività motoria sia fondamentale fin dai primi anni di vita come occasione di crescita fisica e cognitiva, utile per l’acquisizione di numerose competenze e abilità. Da circa sette anni ho la possibilità di osservare e confrontarmi con bambini dai tre anni in su, in qualità di insegnante di danza, un contesto che mi permette di seguire in prima persona lo sviluppo motorio e il cambiamento in itinere degli allievi. Ogni giorno ho la necessità di adattarmi continuamente alle loro esigenze, proponendo esercizi e giochi adeguati alle loro capacità motorie e cognitive. Tutto ciò rappresenta un’occasione stimolante e ricca di punti di riflessione con cui confrontarmi e mi fornisce la possibilità di osservarne i progressi e con soddisfazione verificarne i miglioramenti. Ho scelto di focalizzarmi sui giochi motori in quanto penso che siano un ottimo strumento per rapportarsi con i bambini, chiedendo loro di mettere in campo numerose competenze, senza perdere di vista l’aspetto ludico e ricreativo. È però necessario scegliere le attività in modo adeguato, tenendo in considerazione numerosi aspetti che vanno ad influenzare la riuscita, o al contrario, il fallimento di una proposta rispetto ad un’altra. È questo il compito più difficile e la sfida più tosta da superare per un adulto che si trova a lavorare con dei bambini: capirne le esigenze e proporre loro attività realmente efficaci. Nella mia trattazione mi soffermerò sull’importanza dell’insegnamento dell’Educazione motoria a scuola, riportando, nel primo capitolo, le affermazioni di numerosi studiosi a sostegno della tesi. In particolare verrà approfondito l’importanza delle attività motorie come opportunità interdisciplinare, come promozione di sani stili di vita, come contesto di inclusività, come educazione al rispetto delle regole e alla gestione della competitività e come promozione della consapevolezza di sé e del proprio corpo. Nel secondo capitolo approfondirò le dichiarazioni, contenute nel campo d’esperienza “Il corpo e il movimento” tratte dalle Indicazioni nazionali per la scuola primaria e dell’Infanzia 2012, e il ruolo della scuola dell’Infanzia per il raggiungimento dei traguardi di competenze prefissate; nelle Indicazioni viene sottolineata l’importanza del corpo e del movimento, che diventano veicolo di conoscenza, comunicazione, espressione di sé e della personalità di ciascun bambino. Il terzo capitolo si sofferma, invece, nella progettazione di setting adeguati all’insegnamento dell’educazione motoria, approfondendo numerosi aspetti quali: l’organizzazione dello spazio, del tempo, delle fasi della lezione, del rapporto bambino-educatore, sottolineando l’importanza che riveste il gioco nelle varie fasi della vita del bambino. Per arrivare al quarto capitolo, nel quale tratterò la mia esperienza all’interno di una scuola dell’Infanzia, in cui ho avuto modo di progettare, proporre e verificare l’uso di giochi e attività motorie. Con l’obiettivo di riscontrare quali di questi risultassero essere più efficaci per i bambini e per quali età, in termini di coinvolgimento, rispetto delle regole e raggiungimento degli obiettivi prefissati.
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