Riassunto analitico
Fin dall'antichità le piante sono state fonte di nutrimento e di benessere per i popoli della Terra; le prime forme di “medicina” possono essere attribuite infatti al mondo vegetale. Molto interessante è anche l’evoluzione che la fitoterapia ha avuto nelle diverse epoche infatti, dopo un periodo di apparente declino, negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più l’uso delle droghe vegetali in diversi ambiti correlati alla salute dell’uomo. Scopo di questa tesi è stato proprio l'ottenimento di estratti vegetali liofilizzati da inserire in una formulazione fluida concentrata ad azione drenante. Il fluido, oltre agli estratti, risulta costituito da una base di succhi di frutta concentrati e aromi. Per la produzione di tale fluido sono stati impiegati il Ruscus Aculeatus (comunemente noto come Rusco o Pungitopo), l’Orthosiphon Stamineus o tè di Giava, il Citrus Sinensis (Arancio amaro) e il Fagopyrum Esculentum (Grano Saraceno). Inizialmente è stato ricercato il metodo di estrazione più performante per ciascuna pianta, utilizzando come solventi acqua ed etanolo in differenti rapporti. Successivamente gli estratti ottenuti sono stati concentrati allontanando l'etanolo presente e infine liofilizzati. Per il Rusco e l'Orthosiphon è stato ottenuto un co-estratto mentre, per le altre piante, liofilizzati semplici. Gli estratti liofilizzati ottenuti sono stati titolati utilizzando specifici marker di riferimento ed infine inseriti nella formulazione del fluido. A tale scopo sono state testate diverse miscele di succhi di frutta concentrati per creare la base del fluido nella quale solubilizzare gli estratti. La parte formulativa invece, basandosi su dati di letteratura, è iniziata con la quantificazione degli estratti da utilizzare. Successivamente è stata scelta la miscela di succhi che meglio coprisse il sapore amaro e astringente degli estratti. Per migliorare il gusto sono stati utilizzati anche aromi naturali. Per la conservazione del fluido si è fatto riferimento a parametri quali pH e attività dell'acqua per consentire l'autoconservazione del prodotto.
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