Riassunto analitico
Il metodo Montessori risulta ancora oggi molto innovativo ed è caratterizzato principalmente dalla libera scelta delle attività da svolgere da parte dei bambini, dal tentativo di rendere gli allievi il più possibili autonomi rispetto all’insegnante, da materiali creati con determinate caratteristiche (astrazioni materializzate, aiuto allo sviluppo psichico del bambino, controllo dell’errore, quantità e qualità determinate) e dall'attenzioni ai periodi sensibili dei bambini rispetto ai vari apprendimenti. Per quanto riguarda l’area del linguaggio Montessori ritiene che l’età ideale per iniziare ad approcciarsi alle lettere e alla lettura e scrittura di parole siano i tre anni. A questa età l’interesse del bambino verso il linguaggio è massimo e la scoperta del linguaggio scritto rappresenta la naturale e spontanea continuazione della scoperta del linguaggio orale. A questa età si inizieranno quindi a esplorare le parole sia con cartellini per leggerle che con appositi materiali per iniziare a scriverle. La grande intuizione del metodo Montessori è però di suddividere l’atto dello scrivere in tre aspetti da curare separatamente: la conoscenza delle lettere (lettere smerigliate da toccare), i suoni all’interno delle parole (alfabetario mobile per comporre parole) e la manualità che permetterà di poter usare poi gli strumenti per tracciare le lettere (esercizi di Vita Pratica e incastri di ferro). Ognuno di questi esercizi risulta divertente per il bambino e dotato di un significato intrinseco e condurrà in modo molto spontaneo a saper scrivere un giorno in maniera già abbastanza fluente e corretta. Questo per Montessori eviterebbe la serie di esercizi che i bambini solitamente fanno a sei anni per imparare a scrivere e che risultano estremamente faticosi. Per la lettura invece esistono materiali differenti come i cartellini delle nomenclature e le carte dei comandi da leggere ed eseguire. Anticipare la possibilità di saper leggere e scrivere permette di arrivare alla scuola primaria con la capacità di poter fruire in autonomia di vari testi e materiali e di poter utilizzare i materiali grammaticali che riguardano le parti del discorso e l’analisi logica. Anche in questo caso le scatole grammaticali rappresentano delle astrazioni materializzate di concetti dei quali i bambini non hanno ancora consapevolezza che li aiutano a manipolarli per poterli usare al meglio nelle composizioni delle frasi. La grande differenza tra i materiali montessoriani e quelli tradizionali è che i primi si configurano come materiali in grado di favorire lo sviluppo psichico dei bambini e la capacità di ragionamento mentre i secondi si prestano a supportare una spiegazione didattica dell’insegnante. Molto interessanti sono i tentativi di espandere alcuni concetti cardine del metodo in ambito linguistico partendo dal materiale montessoriano dell’analisi grammaticale e logica per arrivare a creare una lingua segreta oppure a approfondire l’analisi della frase attraverso il concetto di sintagma che la Montessori non aveva esplicitato. Le ricerche scientifiche sull’ambito linguistico del metodo montessoriano, presenti soprattutto in ambito internazionale, confermano senza dubbio l’efficacia del metodo e la sua capacità di migliorare le competenze in modo duraturo, specialmente per quanto riguarda la formazione di frasi sintatticamente corrette. Le uniche incertezze riguardano l’utilizzo di parole e frasi un po' desuete e un generale atteggiamento a volte troppo conservatore negli applicatori e diffusori del metodo che non agevolano il confronto con il mondo dell’attuale linguistica. Ma tanti insegnanti hanno trovato soluzioni interessanti ed espansioni molto attuali per colmare le aree lacunose che Montessori non aveva completato e il metodo merita decisamente di essere riscoperto per gli innumerevoli contenuti innovativi che ancora oggi potrebbe portare nelle scuole italiane.
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