Riassunto analitico
Nel contesto della contrattazione collettiva transnazionale in seno ad impresa multinazionale, il progetto si propone di analizzare l'effettività di alcuni strumenti negoziali denominati Transnational Framework Agreements. Si tratta di accordi, derivanti dalla attuale economia globalizzata, in cui l'impresa transnazionale riesce a rompere gli schemi tracciati dagli ordinamenti nazionali e a spostarsi da un territorio all'altro, incorporando in sé un ordinamento giuridico in grado di autoregolarsi attraverso un potere unilaterale esercitato in forme diversificate. L'impresa, infatti, sviluppa la sua attività organizzativa facendo ricorso a dei supporti del diritto positivo come i rapporti contrattuali ed il contratto di lavoro diventa principale strumento di regolazione, allargando la contrattazione collettiva a gruppi di dimensione transnazionale al punto da fuoriuscire dai quadri tradizionali. Sembra, in effetti, che ciascuna unità contrattuale possa originare un ordinamento intersindacale, finché i livelli istituzionali (nazionale e sovranazionale) non vengano coordinati dentro una organizzazione gerarchica dal punto di vista degli attori legittimati a contrattare. L'incerto status giuridico di queste nuove pratiche di solidarietà transnazionale rende difficoltoso evidenziare con rigore la validità e gli effetti derivanti dalla loro implementazione. Alla luce delle brevi riflessioni sopra esposte, la ricerca viene strutturata secondo due approcci: un'analisi giuridica che costituisce il filo conduttore ed una più propriamente empirica. L'analisi empirica, consistente nell'osservazione di un campione di Transnational Framework Agreeements, si propone di rispondere alla domanda: quale metro può essere adottato per rilevare l'effettività di tali strumenti in un ordinamento transnazionale? La ricerca è articolata secondo tre modalità. Innanzitutto, viene focalizzata l'attenzione sull'impatto di tali accordi nell'ordinamento nazionale di più paesi, in cui una stessa impresa si è stabilita, e nell'ordinamento “intersindacale” di livello sovrananzionale. Come classificare i Framework Agreements in relazione alle fonti di cui si dispone a livello internazionale? Per esempio i testi dei Trattati Europei vengono impiegati come strumenti tramite i quali fornire una chiave di lettura e di classificazione di tali prassi negoziali. In secondo luogo, si procede a rilevare le caratteristiche procedurali dell'implementazione degli accordi. Sulla base di quali regole autonome e/o eteronome le parti contraenti (in particolare sul versante della rappresentanza dei lavoratori) sono titolate a stipulare questi accordi? A partire da una analisi del ruolo svolto dai soggetti firmatari, in particolare i Comitati Aziendali Europei, si cerca di rilevare le modalità con cui si possa garantire l'effettività dei contenuti articolati nei testi stipulati. Si prende in considerazione anche l'istituzione di organi incaricati di monitoraggio. È possibile ricorrere a tali istituti in caso di non applicazione o violazione delle disposizioni dell'accordo? In terzo luogo, si propone di analizzare il ruolo delle Corti rispetto agli effetti giuridici prodotti dall'introduzione di tali “contratti” nella dimensione transnazionale. Esiste un apparto sanzionatorio cui ricorrere a livello di ordinamento interno, in caso di violazione dell'accordo concluso a livello sovranazionale? La presente ricerca, scandita da una analisi critica, si inserisce nella trama delle teorie pluraliste a partire dall'eredità del contributo di Gino Giugni fino alle recenti elaborazioni di Gunther Teubner.
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Abstract
This thesis aims at analysing the effectiveness of Transnational Framework Agreements within the dynamics of transnational collective bargaining. In the framework of a globalized economy, Multinational Companies are able to move their activities from a country to another, breaking the borders of national legal orders. Indeed, these Companies are going to develop a bargaining activity, based on a changed contractual relationship, whereas the need to innovate and change the traditional collective bargaining procedure is relevant. The outcomes of this bargaining process are the "Framework Agreements". The word “framework” refers to the fact that each agreement might be able to identify the features of a legal order, since the institutional level of negotiation are not always coordinated among a hierarchical system of legal sources. Moreover, the uncertain legal status of these agreements does not allow to underline the effects of their implementation nor the effectiveness of themselves as a tool of the globalized industrial relations system.
This research will adopt two approaches: a legal perspective and a more empirical one. Starting from the second frame, the analysis considers a sample of Transnational framework Agreements in order to answer to this question: how is it possible to underline the effectiveness of these tools? Three paths will be followed.
First, my analysis will describe the impact of these TFAs on national industrial relations systems. Turning to the role played by the EU Treaties and to other primary sources, the analysis carries on with a classification of these agreements. Second, the analysis will be focused on the consideration of the implementation procedures of TFAs. Are there any autonomous or heteronomous rule able to define the role of the signatory parties, in terms of mandate and capacity to represent collective interests? For instance, the European Works Councils are playing an ambiguous role in the procedure of involvement within the transnational bargaining activities. Another aspect considered is the institution of monitoring bodies. Is it possible to appeal to these bodies in case of violation of the clauses included in the TFAs? Third, the analysis will study the role played by the Courts (at National and International level) in order to outline the features of the sanction measures.
Starting from the theorethical legacy of Gino Giugni to arrive to the last developments of the autopoietic law of Guntehr Teubner, the research would like to give a critical contribution to the academic debate on the dynamics of the Transnational Collective Bargaining.
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