Riassunto analitico
L’iposviluppo mascellare trasversale è uno dei difetti scheletrici più comuni del distretto cranio-facciale e si manifesta clinicamente con un cross bite posteriore uni o bilaterale, affollamento dentale, volta palatina alta e possibili disturbi di respirazione nasale. Nel soggetto adulto o nel giovane a fine crescita, le anomalie scheletriche trasversali possono essere corrette mediante l’espansione mascellare rapida chirurgicamente assistita (SARME), dal momento che le suture risultano ossificate e non è più possibile intervenire mediante la sola procedura ortopedica (RME). Il trattamento consiste in una combinazione di procedure chirurgiche e ortodontiche che permettono di ripristinare una corretta relazione trasversale tra i mascellari. Obiettivo: lo scopo di questa revisione sistematica è quello di esaminare le principali tecniche chirurgiche e i dispositivi utilizzati nella procedura di espansione mascellare chirurgicamente assistita, e di stabilire la sua stabilità nel tempo e i possibili benefici apportati alla funzione respiratoria nasale. Metodo: è stata effettuata una ricerca elettronica nel database Pubmed, e sono stati selezionati solamente studi clinici con campione superiore a 20 pazienti che si sono sottoposti a SARME, pubblicati dall’anno 2000 a marzo 2015 che presentassero un follow up minimo corrispondente al termine del periodo di espansione. Data l’eterogeneità degli articoli pubblicati in letteratura in merito a questo argomento, si è deciso di condurre quattro revisioni separate per approfondire diversi aspetti della procedura (tecniche chirurgiche, stabilità e recidiva, dispositivi di espansione, conseguenze sul flusso aereo nasale): quindi sono stati definiti precisi criteri metodologici. Risultati: 56 articoli soddisfano pienamente i criteri di inclusione; in particolare, sono stati selezionati 12 studi che si occupano di analizzare le tecniche chirurgiche, 11 che approfondiscono l’argomento della stabilità e della necessità di ipercorrezione, 15 che confrontano diversi tipi di espansori e 18 (campione > 10) relativi agli effetti della SARME sulla respirazione nasale. Conclusioni: nel corso del tempo si sono sviluppati diversi approcci chirurgici e nuovi dispositivi di espansione grazie alle conoscenze acquisite nell’ambito della distrazione osteogenetica, tuttavia si evidenzia una notevole disparità di opinioni tra gli autori, riguardo alla SARME, a dimostrazione del fatto che non esistono dei protocolli standardizzati per questo tipo di intervento.
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