Riassunto analitico
La ricerca è volta a indagare le condizioni di salute in relazione ai processi di intensificazione del lavoro, basandosi su una rilevazione composta da 400 lavoratori di 6 aziende: 1 in campo logistico e 5 nell’industria alimentare. Nel primo capitolo si indaga l’intensificazione del lavoro come frutto di un continuo processo di razionalizzazione dei modelli organizzativi, nel particolare il passaggio al post-fordismo. I suoi effetti sono analizzati in termini di salute, nel particolare dei disturbi muscolo-scheletrici (DMS) e dello stress lavoro-correlato (SLC), in quanto principali patologie del nuovo modo di produzione i cui fattori di rischio vengono catalizzati in una condizione intensificata. Nel secondo capitolo si descrive la metodologia e si affrontano alcune criticità dei sistemi di valutazione del rischio. La ricerca segue un approccio epistemologico partecipativo ed orizzontale, l’unico possibile per fare emergere non solo semplici dati tecnici, ma anche i processi che sottendono la gestione della salute al lavoro. L’esposizione metodologica si è basata nell’analizzare l’applicazione in chiave autovalutativa dei principali metodi di valutazione del rischio dei DMS e dello SLC. Un altro obiettivo della ricerca è anche quello di dare in mano degli strumenti che possano essere utilizzati autonomamente dai lavoratori per valutare e controllare l’azione aziendale. Gli strumenti analizzati ed usati nella ricerca sono: la check-list Ocra per l’analisi del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori; la diagnosi anamnestica per i DMS del rachide e degli arti superiori e inferiori; il Job Content Questionnaire per lo SLC. L’ultima parte del capitolo presenta anche le domande che saranno usate per indagare un altro obiettivo della ricerca: la percezione dei lavoratori su 23 dimensioni inerenti il lavoro e la sua organizzazione e coglierne la relazione con la salute. Il terzo capitolo presenta i dati rilevati attraverso due questionari durante le assemblee sindacali. I risultati descrivono uno stato di salute già compromesso in larghe porzioni della forza lavoro e un elevato livello di rischi per i principali gruppi di patologie indagati. La diagnosi anamnestica ha rilevato percentuali enormemente più alte di DMS rispetto ai gruppi di controllo. L’analisi sullo SLC ha rilevato percentuali considerevoli di lavoratori esposti a rischio e inoltre ha trovato correlazioni statistiche significative con i DMS. La check-list Ocra è stata svolta attraverso un secondo questionario che purtroppo non è stato possibile rilevare in tutte le aziende, in quanto le stesse hanno attuato un livello di sabotaggio e minacce tale da dover interrompere parti della ricerca. Nel quarto capitolo si presentano i risultati delle domande che indagano la percezione del rapporto lavoro-salute. Tutte le dimensioni usate raccolgono una maggioranza di pareri negativi, tuttavia la dimensione della soddisfazione del lavoro è risultata positiva maggiormente fra quei lavoratori che dichiarano le condizioni peggiori. Un’interpretazione a questa apparente contraddizione rientra dentro quei processi duali di consenso e controllo/ricatto che attraversano tali aziende. Le considerazioni conclusive sono quindi dedicate alle dimensioni di potere che attraversano la gestione della salute da parte delle aziende all’interno di un accrescersi incondizionato dell’intensificazione del lavoro. L’azione dei lavoratori e del sindacato, in ombra da molto tempo sul tema salute, ha lasciato questo campo in mano alla dimensione competitiva del capitale con il risultato di inasprire le condizioni di salute. Inoltre la complessità delle tecniche di valutazione del rischio si è evoluta in modo tale da richiedere competenze multiple, da cui al momento i lavoratori sono di fatto estromessi.
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Abstract
The following research is aimed at investigating health conditions in relation to labor intensification processes based on a survey involving 400 workers from 6 companies: 1 in logistics and 5 in the food processing industry. Throughout the first chapter we investigate the intensification of labor in the transition to post-fordism, result of a continuous process of organizational model rationalization. Its effects are analyzed in terms of health, in particular around musculoskeletal disorders (MSD) and work-related stress (WRS), as main pathologies of the new production model, whose risk factors are catalyzed in intensified conditions. The second chapter describes the methodology and addresses some criticalities of the risk assessment systems. The research follows a participatory and horizontal epistemological approach, the only possible to bring out not only simple technical data, but also an awareness of the process aimed at increasing workers actions and to understand the underlying processes of health management on the job. The methodological exposition was primarily based on analyzing the self-evaluating application of the main risk assessment methods for MSD and WRS. In addition to analyzing working conditions, the aim is to provide tools that can be used by the workers themselves to evaluate and control the company's business. The tools analyzed and used in the research are: Ocra checklist for biomechanical overload of the upper limb analysis; anamnestic diagnosis for MSD of THE spine and upper and inferior limbs; Job Content Questionnaire for WRS. The last section of the chapter also presents the questions that will be used to investigate another object of the research: workers’ perception of 23 other aspects relating to work and its organization and understanding its close relation to health. The third chapter presents the data collected through two questionnaires distributed during several union meetings. The results describe an already compromised state of health in a large group of the workforce and a high risk level for the main suspected pathologies. The anamnestic diagnosis has found tremendously higher percentages of MSD than in the control groups. The analysis on WRS has detected a considerable percentage of workers exposed to risk and also has found significant statistical correlations with MSD. The Ocra checklist was carried out through a second questionnaire that, unfortunately, was not possible to submit to the workers in all companies as some have implemented a level of sabotage and threats, therefore this section of the research had to be partially interrupted.
The fourth chapter presents the results of the questions investigating the perception of the work-health relationship. All of the dimensions that were used result in a majority of negative opinions, but the level of job satisfaction has been more positive among those workers who have declared the worst conditions. An interpretation of this apparent contradiction falls within those dual consensus and control / blackmail processes involving those companies.
Conclusive considerations are therefore dedicated to the power dimensions that cross companies’ management of health in the unconditional increase in labor intensification. The work of employees and trade unions, that long stayed in the shadows regarding health issues, has left this field in the hands of the competitive dimension of capital with the result of a worsening in the health conditions. In addition, the complexity of risk assessment techniques has evolved enough to require multiple skills, which have currently escaped almost entirely from the workers’ hands.
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