Riassunto analitico
Il cancro ovarico presenta il più alto tasso di mortalità tra i tumori ginecologici a causa dell'assenza di sintomi specifici e di strategie di screening e diagnosi precoci. Inoltre, durante il trattamento con chemioterapici (il cis-platino è il composto d'elezione), nella maggior parte dei casi, si sviluppa una “cis-platino-resistenza”, condizione che porta a bassi livelli di risposta alla successiva chemioterapia, con sopravvivenza totale media della paziente minore di un anno. Alla base dei meccanismi con cui s’instaura tale fenomeno, vi è un aumento dei processi di riparazione della doppia elica di DNA danneggiata dal chemioterapico alchilante. L'aumento dei processi di riparazione è imputato ad una sovra-espressione degli enzimi del ciclo dei folati, tra cui la Timidilato Sintasi (hTS). Recentemente, sono stati identificati e sintetizzati composti octapeptidici capaci di inibire l’hTS, stabilizzando l’enzima nella sua forma inattiva evitando anche la sua sovra-espressione.Questi peptidi farmacologicamente attivi sono, però, composti incapaci di diffondere spontaneamente all'interno delle cellule per poter agire sul loro target. Per questo motivo è stato necessario sviluppare un sistema di delivery in grado di proteggerli dalla degradazione in vitro e in vivo, consentendo loro di raggiungere il target all’interno della cellula tumorale. In questo progetto il peptide PF_34 è stato veicolato mediante un sistema liposomiale PEGilato. I liposomi grazie alle caratteristiche di biocompatibilità e biodegradabilità sono considerati ottimi candidati per il targeting cellulare di molecole farmacologicamente attive. L’utilizzo del polietilenglicole (PEG-2000) è risultato essere una condizione formulativa importante per evitare la captazione da parte delle cellule del sistema reticolo endoteliale (RES), al fine di permettere la veicolazione del peptide al sito bersaglio. Sono stati sviluppati due sistemi liposomiali: il primo costituito da DOPE:CHEMS:DSPE e il secondo da DOPE:CHEMS:DSPE_PEG-2000, entrambi pH sensibili, in modo da garantire un rilascio efficace del peptide nella cellula. I due sistemi di delivery sono stati confrontati sul piano chimico-fisico riguardo morfologia, dimensione, carica superficiale, grado di omogeneità e idrofobicità superficiale. Il caricamento del peptide nei sistemi liposomiali è stato analizzato quantitativamente, dopo estrazione dal liposoma, mediante un sistema HPLC accoppiato a spettrometro di massa in triplo quadrupolo (LC-MS/MS). Con lo stesso metodo analitico sono stati analizzati i rilasci di peptide dai liposomi in PBS a diversi tempi d'incubazione. Le caratteristiche chimico-fisiche (dimensione, carica superficiale e grado di omogeneità) sono state valutate anche dopo incubazione in diversi tempi con siero fetale bovino (FBS) allo scopo di valutare la stabilità dei liposomi in presenza di siero. Infine, sono effettuati studi in vitro di citotossicità tramite saggio MTT su linee cellulari di carcinoma ovarico cisplatino-resistenti (cellule C13*). Le analisi effettuate hanno mostrato come il PEG contribuisca alla stabilità dei liposomi in vitro, non modificando le caratteristiche del sistema liposomiale e la capacità di caricamento del peptide, portando alla conclusione che il sistema di delivery liposomiale PEGilato costituisce una buona piattaforma per la veicolazione in vivo dei peptidi.
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