Riassunto analitico
È possibile insegnare ai bambini a leggere prima di leggere? È possibile pensare e quindi progettare un intervento volto ad accompagnare i bambini di scuola dell’infanzia nei processi che guidano la comprensione di un testo? E se così fosse, come attivare tale intervento? Questi sono stati solo alcuni degli interrogativi che hanno guidato il mio disegno di ricerca e che ha visto come destinatari i bambini di ultimo anno di una scuola dell’infanzia. Il progetto ha previsto un percorso volto ad accompagnare i soggetti nell’esplorazione di diverse tipologie di testi per cercare di consolidare le competenze richieste alla base del processo di comprensione. Le attività di stimolazione sono state pensate sia in modo individualizzato che a piccolo gruppo. Ho utilizzato diversi tipi di testo: libri senza parole, immagini multi-azione e brevi cortometraggi animati. La ricerca ha coinvolto sei bambini suddivisi in due gruppi sperimentali. Durante la fase di stimolazione sono stati utilizzate diverse tecniche metacognitive come ad esempio rispecchiamento verbale, domande di sollecitazione, programmate e di modellamento.
Il percorso è stato articolato in diverse fasi: una prima durante la quale è stato utilizzato il TOR (Testo per la comprensione del Testo Orale), una seconda di sperimentazione che ha visto centrale la manipolazione di diversi testi e una terza nella quale ho riproposto il TOR per osservare e valutare i cambiamenti avvenuti. Le sedute di stimolazione sono state tutte videoregistrate. La motivazione che ha guidato la scelta degli strumenti, è stata importante per il processo. L’indagine preliminare e un’attenta conoscenza dei materiali, ha favorito la realizzazione di un clima stimolante per i bambini. La proposta di strumenti visivi e di libri senza parole, che raramente vengono presentati nella quotidianità, ha particolarmente interessato e divertito i partecipanti. Al termine della ricerca tutti i bambini hanno migliorato le proprie prestazioni nell’ambito della comprensione del testo. Il gruppo, già fortemente identitario, in seguito a questo percorso, ha instaurato relazioni ancora più ricche e significative. La mia ricerca afferma dunque che è possibile guidare i bambini nell’acquisizione di strategie per un corretto recupero delle informazioni all’interno dei testi.
Il lavoro di tesi invece è stato organizzato secondo diversi capitoli: Nel Capitolo 1, “L’approccio cognitivista: dall’apprendimento al processo di comprensione”, ho affrontato la teoria cognitivista, esplicitando il modello dei magazzini di memoria elaborato da Atkinson e Shiffrin per la trasmissione delle informazioni durante il processo di apprendimento. Ho proseguito affrontando altri concetti chiave del cognitivismo come quello di schema e script necessari per interpretare le informazioni alla luce dei nuovi eventi. Inoltre ho parlato delle emozioni della mente e della loro influenza nel processo di comprensione.
Nel Capitolo 2, "L'indagine OCSE PISA" ho illustrato i risultati ottenuti nelle prove INVALSI (2018) nell'ambito della comprensione del testo nei quindicenni italiani.
Nel Capitolo 3, “La televisione dei bambini: il ruolo della media education e dei cartoni animati”, ho affrontato il complesso rapporto dell’utilizzo dei media in età infantile, illustrando sia i vantaggi che gli svantaggi della loro fruizione fin dalla tenera età.
Il Capitolo 4, “L’intervento sperimentale”, è stato dedicato interamente all’intervento sperimentale attraverso il quale ho esposto le tecniche metacognitive adottate, gli strumenti scelti dopo un’accurata indagine e le griglie di osservazione necessarie alla valutazione finale. Al centro della mia ricerca, oltre a guidare i bambini nel percorso di comprensione, c’è stata una cura particolare per quanto riguarda l’attenzione e il coinvolgimento del campione durante le sedute a piccoli gruppi.
|