Riassunto analitico
Qual è stato l’effetto della pandemia sull’organizzazione? Questo è stato il quesito a cui si è voluto rispondere durante il percorso di tirocinio svolto presso l’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (AdB). In primis, nella trattazione, si è ritenuto opportuno analizzare il fenomeno della trasformazione digitale del lavoro. Si sono esaminati vantaggi e svantaggi derivanti dall’utilizzo sempre più pervasivo delle Information and Communications Technology nell’esecuzione della prestazione lavorativa. Inoltre, si è esaminato il recente European Social Partners Framework Agreement on Digitalisation, siglato dalle parti sociali europee sulla spinta dell’esperienza pandemica, volto a regolare la transizione digitale cogliendo le opportunità e riducendo al minimo i rischi insiti nella tecnologia in modo da contemperare il potenziale di competitività con il benessere dei lavoratori. Successivamente, si sono presi in esame i profili giuridici e organizzativi del lavoro agile in quanto fattispecie della trasformazione del lavoro e dell’organizzazione resa possibile dalle tecnologie digitali. Con riferimento al lavoro agile organizzativamente inteso, l’analisi è iniziata dalle sue origini con il manifesto agile per lo sviluppo di software che ne ha stabilito i valori e principi. Si è poi esaminato il 14th Annual State of Agile Report per mostrare lo stato odierno di diffusione, utilizzo e criticità della metodologia agile. Risulta particolarmente interessante l’integrazione del report avvenuta a maggio 2020 che evidenza in che modo la pandemia ha influenzato l’approccio verso le pratiche agili. Dopodiché, si osserva come l’AdB ha adottato, durante il periodo di lockdown, il framework Scrum attraverso il progetto Sound. In particolare, si mostrano i cambiamenti che i dipendenti hanno affrontato con l’implementazione di tale metodologia agile in remoto. La trattazione prosegue analizzando il lavoro agile nella prospettiva giuridica secondo quanto disposto dal legislatore con la legge numero 81 del 22 maggio del 2017. Inoltre, si considera quanto emerge dalla contrattazione collettiva nella regolazione di tale strumento. Oltre a ciò, si è ritenuto opportuno analizzare il “lavoro agile” attuato nell’esperienza pandemica come mezzo idoneo che ha permesso una continuazione delle attività lavorative e, al contempo, una salvaguardia della salute pubblica. Successivamente si sono esaminati gli scenari evolutivi con riferimento alle ipotesi di modifica dello smart working. In aggiunta, si è tenuto conto del contrasto tra quanto previsto dalla nozione civilistica del prestatore di lavoro subordinato all’articolo 2094 con il ruolo che, nell’esecuzione del lavoro, va ad assumere il prestatore agile. Infine, grazie all’esperienza sul campo in AdB, si sono evidenziati quali sono stati gli effetti dell’esperienza pandemica con riferimento alle tecnologie digitali, alle pratiche di agilità organizzativa e al “lavoro agile” attuato in tale fase. Quindi, si delineano le prospettive future del contesto aeroportuale bolognese alla luce dei cambiamenti che la pandemia ha imposto.
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