Riassunto analitico
La creatività è una facoltà molto studiata, che ha conosciuto diverse accezioni nel corso dei secoli. Nel presente elaborato verranno brevemente ripercorse, a partire dall’antica Grecia fino all’attuale concezione condivisa dagli studiosi: quella di una facoltà democratica, appartenente a tutti e applicabile a diversi campi della vita umana, educabile “secondo le regole”, in aperto contrasto con la concezione appartenente al periodo romantico, tuttora diffusa nel senso comune, che vedeva la creatività come una facoltà appartenente solo a poche persone geniali , che andavano “contro le regole”. Bruno Munari e Gianni Rodari, due grandi figure di spicco della seconda metà del novecento italiano, mostrano con le loro proposte educative quanto le regole servano alla promozione della creatività, proponendo tecniche e metodi per renderla educabile. Si propone inoltre un approfondimento sulla creatività in ambito infantile e sulla sua promozione nel contesto scolastico, indagando anche le idee degli insegnanti al riguardo; tale approfondimento viene concluso dall’esposizione di un progetto, svolto alla scuola dell’infanzia, dove si è cercato di condurre i bambini alla scoperta di un percorso di creatività, guidandoli a comprendere le “regole” ovvero gli elementi fissi della fiaba di "Cappuccetto Rosso" (partendo dalla versione tradizionale dei fratelli Grimm e passando per le versioni proposte da Bruno Munari, "Cappuccetto verde" e "Cappuccetto giallo"), per arrivare alla creazione di un prodotto originale, ovvero la loro personalissima versione della storia.
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