Riassunto analitico
La tesi si propone di affrontare l’argomento del doping da un punto di vista principalmente legislativo. Inizialmente viene inquadrato il fenomeno tramite i fatti storici che hanno caratterizzato la diffusione e la presa di coscienza a livello sociale dell’esistenza di questa pratica: a partire dagli anni ’60 per mano della Federazione Medico-Sportiva italiana e del Consiglio d’Europa, per poi giungere ai giorni nostri con la legge varata nel nostro Paese il 14 dicembre 2000 n.376. Successivamente la stessa legge viene analizzata nei suoi articoli. Viene infatti definito il concetto di doping come sostanze proibite e pratiche mediche vietate con la classificazione suddivisa in “sezioni” nella Gazzetta Ufficiale. Inoltre vengono definite l’identità e le funzioni che spettano alla Sezione per la Vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (CVD) oltre alle sanzioni in cui possono incorrere gli atleti e chi li favorisce praticando il doping. Nel secondo capitolo è analizzato il report dell’attività di controllo antidoping svolta dalla precedentemente citata Sezione (CVD), con il supporto del Nucleo Antisofisticazione e sanità (N.A.S.) dei carabinieri, nel periodo che va da gennaio ad agosto 2016, in manifestazioni delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), delle Discipline Sportive Associate (DSA) e degli Enti di Promozione Sportiva (EPS). Gli sport maggiormente controllati sono stati: il ciclismo, l’atletica leggera, il calcio ed il nuoto; con una maggioranza di atleti di sesso maschile. Osservando i risultati dei controlli antidoping si può notare che abbiano dato esito positivo per 14 atleti su 427 controllati, di questi 13 sono uomini e mentre 1 è di sesso femminile. Oltre a questi sportivi risultati positivi ne sono stati segnalati 21 con parametri fisiologici non consoni, ma che comunque hanno dato esito negativo. Molto importanti sono i risultati registrati negli atleti positivi per quanto riguarda le sostanze proibite riscontrate; esse sono costituite da corticosteroidi (41,2%), stimolanti (17,6%), cannabinoidi (11,8%), agenti anabolizzanti (11,8%), diuretici e agenti mascheranti (11,8%), ormoni e sostanze correlate (5,9%). Nella seconda parte del secondo capitolo viene poi affrontato il tema dell’assunzione di farmaci e/o prodotti salutistici (sali minerali, vitamine, aminoacidi e derivati, integratori alimentari) ovviamente esponendo le statistiche del periodo preso in esame. In particolare va sottolineato, che tra i farmaci non vietati, che figurano nelle dichiarazioni di assunzione, quelli maggiormente diffusi sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (23% sul totale dei principi attivi dichiarati). Infine, nell’ultimo capitolo, viene proposta un’intervista, incentrata sui temi affrontati precedentemente, al Professore Luciano Gigliotti (allenatore di Gelindo Bordin, oro nella maratona ai giochi olimpici di Seul 1988, e Stefano Baldini, anch’egli oro nella maratona ai giochi olimpici di Atene 2004), il quale fornisce un suo personale punto di vista interno all’ambiente sportivo agonistico.
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