Riassunto analitico
La ricerca è molto attiva ormai da diversi anni sui processi e sulle cause di neurodegenerazione e malattie neurodegenerative. I meccanismi alla base di queste patologie sono molto complessi e coinvolgono una vasta serie di recettori, neurotrasmettitori e organelli appartenenti alle cellule del sistema nervoso centrale. Nel corso di questo studio è stato ricercato un modello di tossicità valido e ripetibile che simulasse i processi neurodegenerativi caratterizzanti le malattie che interessano il sistema nervoso, come il morbo di Parkinson. Tutti gli esperimenti sono stati condotti su cellule della linea SH-SY5Y di neuroblastoma umano. Gli agenti tossici passati in rassegna con questa finalità sono stati H2O2, rotenone e glutammato e, dopo una serie di esperimenti e valutazioni, si è optato per l’utilizzo di una combinazione degli ultimi due. Si riesce infatti ad ottenere così un grado di tossicità sufficiente ma non eccessivo a livello delle cellule, sulle quali è possibile poi testare composti per valutare un’eventuale azione preventiva, protettiva o curativa nei confronti di suddetta tossicità. Il rotenone è un insetticida proveniente dalle radici di alcune Leguminaceae e agisce come inibitore della catena di trasporto degli elettroni mitocondriale, bloccando il loro trasferimento dal complesso I all’ubichinone. Il glutammato è il più importante neurotrasmettitore eccitatorio del cervello e un aumento incontrollato della sua concentrazione extracellulare causa quel fenomeno che prende il nome di “eccitotossicità”. La principale conseguenza è l’aumento di calcio all’interno del neurone, al quale conseguono una serie di meccanismi responsabili della neurodegenerazione. I composti scelti da studiare per una loro eventuale azione terapeutica e profilattica sono estratti di cannabidiolo provenienti da Cannabis sativa, pianta estremamente nota per gli oltre 400 composti chimici che contiene. Alcuni di questi hanno azione psicoattiva, altri, come il cannabidiolo, sono noti per le loro azioni antinfiammatorie, antiossidanti e antispasmodiche. In parallelo a questo tipo di estratti sono stati testati un equivalente decarbossilato della molecola e uno standard di cannabidiolo.
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