Riassunto analitico
I cannabinoidi non psicoattivi sono una classe peculiare di composti presenti nella Cannabis sativa L. di tipo fibra (o industriale). Generalmente, i composti più abbondanti sono l'acido cannabidiolico (CBDA) e l'acido cannabigerolico (CBGA) insieme con cannabidiolo (CBD) e cannabigerolo (CBG). La Cannabis è una pianta prevalentemente dioica (fiorescenze maschili e femminili si trovano su piante separate) e occasionalmente monoica (fiorescenze maschili e femminili si trovano sulla stessa pianta, ermafroditi). Diversi studi scientifici hanno dimostrato le attività biologiche del CBD in una vasta gamma di malattie e sintomi, tra cui disturbi d'ansia, obesità, epilessia, distonia, diabete, cancro, neurodermatite e Alzheimer. Le sue proprietà antibatteriche possono essere utilizzate per prevenire infezioni e controllare l'infiammazione. Altrettanto importanti sono le sue capacità di mantenimento della salute anche a dosi inferiori, che includono effetti antiossidanti, neuroprotettivi e antiinfiammatori. Secondo l'associazione europea della canapa industriale (EIHA), una bassa concentrazione di CBD (assunzione di meno di 20 mg / die per l'adulto medio) dovrebbe essere consentita nei prodotti alimentari senza nessun tipo di restrizione. Tuttavia, l'analisi della quantità di cannabinoidi non psicoattivi nei prodotti alimentari è una questione importante nell'ambito della garanzia e della qualità dei preparati. Alla luce di quanto detto sopra, lo scopo di questo studio è stato quello di sviluppare un nuovo metodo basato su metodiche RP-HPLC con rilevazione ESI-MS / MS per l'analisi di CBD e dei relativi cannabinoidi non psicoattivi nei prodotti apiari, quali miele e propoli. Dopo varie prove, è stato ottimizzato un processo di estrazione a diverse fasi ed infine è stata applicata una metodica ottimizzata per la determinazione dei cannabinoidi nelle infiorescenze di canapa. Le transizioni MRM dei composti, unitamente alla loro energia di collisione, sono state automaticamente ottimizzate su standard di riferimento puro dei cannabinoidi. Il metodo è stato completamente convalidato per quanto riguarda la linearità e la precisione, secondo le linee guida ICH. Le quantità in tracce (ng/g) di cannabinoidi sono state determinate in miele e propoli. Il CBD è risultato essere il composto più abbondante, seguito da CBG. Gli acidi cannabinoici sono stati rilevati in piccola quantità.
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