Riassunto analitico
Lo studio effettuato in questa tesi sperimentale di laurea magistrale in Farmacia, condotta presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Salamanca (Spagna), sotto la supervisione scientifica del Prof. Celestino Santos-Buelga (programma Erasmus+), coordinatore Dott.ssa Federica Pellati, si è concentrato sulla valutazione delle proprietà antiossidanti di estratti dal Vaccinium myrtillus L., ovvero il mirtillo nero dell’Appennino Modenese. Inizialmente il lavoro è stato incentrato sulla preparazione di un estratto arricchito in antocianine, che è stato sottoposto a caratterizzazione mediante analisi per via cromatografica (HPLC) e spettrofotometrica in diverse condizioni di temperatura per verificarne la stabilità. La seconda parte dello studio è stata focalizzata sulla valutazione dell’attività biologica dell’estratto di mirtillo ricco in antociani sul nematode Caenorhabditis elegans, che rappresenta un semplice modello per lo studio in vivo delle proprietà antiossidanti di estratti grezzi e composti purificati. Precedenti studi condotti nel laboratorio del Prof. Santos-Buelga hanno infatti dimostrato l’assimilazione dell’estratto di mirtillo da parte di C. elegans e la sua metabolizzazione. L’estratto in antociani è stato utilizzato per le prove biologiche in due concentrazioni differenti: 10 µg/ml e 25 µg/ml, utilizzando il DMSO come controllo. Sono state valutate la resistenza, intesa come sopravvivenza del nematode in condizioni di stress termico, ovvero a 35 °C per un arco di tempo di sei e otto ore. L’aumento di temperatura ha causato un aumento della produzione dei ROS (specie reattive dell’ossigeno) e quindi del danno ossidativo all’interno del nematode; per questa ragione, il successivo lavoro sperimentale è stato focalizzato sulla quantificazione del contenuto cellulare dei ROS prodotti durante lo stress termico. I risultati hanno evidenziato resistenze allo stress inferiori in presenza di maggiori quantità di estratto di mirtillo arricchito in antocianine; tale dato è stato confermato anche dal comportamento singolare dei nematodi, che, sottoposti al trattamento e al calore, tendono ad avvicinarsi alle pareti e ad allontanarsi dal centro del terreno di coltura. Le motivazioni dei risultati ottenuti richiedono ulteriori prove anche a concentrazioni inferiori di estratto e sono riconducibili a dati già presenti in letteratura in merito all’effetto “ormetico”.
|