Riassunto analitico
Il rame è un elemento essenziale per tutti gli esseri viventi, nei quali funge da cofattore di enzimi metabolici coinvolti nella regolazione di diversi processi fisiologici fra cui respirazione cellulare, difesa dagli agenti ossidanti, metabolismo del ferro e modulazione della crescita cellulare nel contesto dei processi di riparazione fisiologici come la guarigione dalle ferite e l’angiogenesi. Secondo l'OMS, la carenza di questo metallo può provocare gravi problemi di salute quali anemia, problemi cardiaci e circolatori, anomalie nello sviluppo osseo e complicazioni nel funzionamento del sistema nervoso e immunitario. Nonostante l’indispensabilità del rame, quantità elevate di questo elemento nell’organismo sono associate allo sviluppo di stati patologici come aterosclerosi e malattie neurodegenerative. Tale dualità fa si che questo elemento sia soggetto, all’interno dell’organismo, a un delicato equilibrio i cui meccanismi di mantenimento vengono ampiamente studiati per ottenere una maggiore comprensione di stati fisio-patologici collegati al metabolismo e al trasporto non solo del rame, ma anche di altri elementi e farmaci associati a questo metallo o che percorrono le stesse vie. In questa tesi prenderemo in considerazione dapprima i meccanismi molecolari alla base dell’omeostasi del rame nell’essere umano nonché le sue funzioni all’interno dell’organismo, in seguito gli effetti dannosi della carenza e dell’eccesso di rame nel corpo, focalizzando l’attenzione sul ruolo di questo elemento in diversi stati patologici come le malattie genetiche di Menkes e Wilson e il morbo di Alzheimer, e sui possibili sviluppi futuri in campo medico e farmaceutico.
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