Riassunto analitico
Attraverso questo approfondimento intendiamo offrire un’interpretazione inedita dell’adolescenza: questa fase dello sviluppo umano si caratterizza, infatti, per la sua natura instabile e cangiante, ossia metamorfica.
Dopo aver ripercorso i principali contributi teorici in ambito psico-sociale, partendo dagli studi pionieristici di Stanley Hall sino ad affrontare l’odierno dibattito attorno alla figura del giovane adulto, riflettiamo sul concetto di metamorfosi come metafora dell’adolescenza. Le due entità, come vedremo, si trovano a coincidere con l’idea contemporanea di romanzo di formazione: quest’ultimo non più inteso come guida a una esistenza felice, bensì come discorso di un Soggetto in divenire che volutamente rimane sospeso in uno stato di non-forma.
Il concetto di non-forma guiderà la nostra analisi sino all’esplorazione del mondo delle trasposizioni e, dunque, del rapporto che intercorre tra letteratura giovanile e cinema, anche a fronte della scelta di alcuni casi studio. I romanzi – e le rispettive trasposizioni in chiave cinematografica – sono tutti ambientati in estate e intrecciano al destino dei loro protagonisti l’incontro con la morte: la suggestione che dunque intendiamo offrire riguarda il rapporto che intercorre tra la stagione estiva e il mito del rito di passaggio dal mondo infantile a quello inquieto dell’adolescenza: un passaggio che non può prescindere dalla consapevolezza della finitudine dell’esistenza.
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