Riassunto analitico
Negli ultimi anni è in costante aumento l’utilizzo del fitocomplesso in ambito veterinario, sia per gli animali da compagnia sia per quelli da reddito, in cui con il trattamento singolo o su larga scala in ambito terapeutico, preventivo o riabilitativo, è finalizzato alla sostituzione e/o all’affiancamento di medicinali di natura sintetica. Solo recentemente sono entrate in vigore norme che regolano il prodotto fitoterapico a livello veterinario, a differenza delle leggi che da tempo disciplinano i farmaci allopatici. Ad oggi, i principali controlli che vengono effettuati sui mangimi che contengono fitocomplessi riguardano la presenza di antibiotici, di antimicrobici ed antinfiammatori. Tali classi farmaceutiche vengono rilevate nei mangimi tramite l’analisi qualitativa e quantitativa dei fitofarmaci in modo da scongiurare eventuali danni sul bestiame. Recentemente, seppur a livello comunitario non ci siano norme comuni per ogni Stato, sono aumentati i controlli su questi prodotti al fine di verificare l’effettivo titolo dei principi attivi terapeutici all’interno. L’obiettivo di questo progetto di tesi sperimentale di laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche è stata la ricerca di metodi estrattivi ed analitici volti alla quantificazione di principi attivi presenti in diversi fitoterapici in modo da verificarne le proprietà terapeutiche. Durante il corso degli studi sono state prese in considerazione diverse tecniche estrattive, tra le quali: la macerazione dinamica, estrazione mediante riscaldamento a riflusso ed estrazione con ultrasuoni al fine di ottenere dati quantitativi migliori. Inoltre si sono sviluppati metodi analitici basati sull’HPLC-UV/DAD e sull’HPTLC che ci hanno permesso di determinare e quantificare i principi attivi presenti in mangimi contenenti estratti di Boswellia serrata, Ginkgo biloba, Salix alba o principi attivi adsorbiti su matrici quali esperidina, carvacrolo ed eucaliptolo. La caratterizzazione dei principi attivi è stata effettuata utilizzando i dati di ritenzione in confronto con gli standard esterni disponibili in commercio, gli spettri UV e i relativi dati analitici basati su metodiche HPLC ed HPTLC di studi presenti in letteratura. Per ogni sistema analitico sviluppato sono state studiate la linearità e la sensibilità al fine di capire la precisione, la ripetibilità e l’accuratezza dei dati quantitativi ottenuti. Quest’ultimi sono stati rapportati ai titoli dichiarati dalle aziende produttrici ed hanno dato risultati discordanti cioè sono stati trovati anche dei campioni in difetto di principio attivo. Queste analisi sono state ripetute più volte per verificare con maggiore accuratezza l’attendibilità dei nostri dati. Data l’elevata variabilità del titolo dei principi attivi determinati nei fitoterapici in esame, la presente tesi ha voluto sottolineare l’importanza di attuare un adeguato controllo quali- e quantitativo, finalizzato al raggiungimento della buona qualità del prodotto, in considerazione della difformità di criteri agronomici, di estrazione e conservazione dei produttori.
|