Riassunto analitico
Abstract Vaccinium myrtillus L. è una pianta spontanea, nativa delle aree montuose dell’Europa centrale e del Nord America. In Italia si trova diffusamente nelle Alpi e negli Appennini. L’importanza commerciale del frutto di questa pianta, comunemente noto come “mirtillo nero”, è legata al suo impiego in campo alimentare (consumato come frutto fresco, marmellata, succo o liquore) a livello familiare e industriale. In virtù delle sue proprietà terapeutiche, è ampiamente utilizzato anche nell’industria farmaceutica (sottoforma di estratti standardizzati e titolati, compresse e capsule) e nutraceutica (sottoforma di frutti essiccati o estratti). Il mirtillo nero può essere considerato come una delle poche piante medicinali che non è conveniente coltivare, per questo motivo è estremamente importante dedicare attenzione alla protezione ed al potenziamento della produzione di questo piccolo frutto. Sono stati condotti numerosi studi sul mirtillo nero ed il riconoscimento delle sue virtù benefiche accreditate da tali ricerche, insieme all’importanza della tutela di questa pianta, hanno suggerito l’inserimento di questo piccolo frutto tra i prodotti sotto il marchio “Tradizione e Sapori di Modena”, registrato alla Camera di Commercio di Modena, con lo scopo di promuovere la qualità del mirtillo nero dell’Appennino Tosco-Emiliano. Le proprietà fitoterapiche del mirtillo nero sono essenzialmente attribuite all’alto contenuto di principi attivi. Tra questi, le antocianine rappresentano la classe di composti più abbondante, alla quale sono attribuite diverse proprietà, tra le quali la più importante è l’ attività antiossidante, che si traduce anche in attività capillaro-protettiva , anti-edema, anti-infiammatoria e anti-età. Alla luce di quanto scritto fino ad ora, l’obiettivo di questo progetto di tesi sperimentale di laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, è stato quello di descrivere il profilo in antocianine di V. myrtillus L. e prodotti derivati (succo, marmellata e liquore) preparati da aziende locali con il fine di controllarne la qualità e la genuinità. Il processo di preparazione utilizzato per preparare questi prodotti tipici, infatti, può portare ad un’alterazione del profilo fitochimico e , quindi biologico, del mirtillo nero. Nello specifico sono stati presi in considerazione 23 campioni di marmellata di mirtillo nero, 14 campioni di succo e 14 campioni di liquore, chiamato anche “Mirtillino”. Questi campioni sono stati analizzati con tecnica spettrofotometrica per la determinazione del contenuto totale di antocianine seguendo sia il metodo descritto in Farmacopea Europea, sia impiegando il metodo del pH differenziale. Inoltre, per avere informazioni più precise riguardo al profilo quali- e quantitativo delle antocianine contenute in questi prodotti, i campioni sono stati sottoposti ad analisi RP-HPLC-UV, tramite un metodo precedentemente sviluppato e validato secondo le linee guida internazionali ICH.
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