Riassunto analitico
La ricerca si focalizza sullo studio del silenzio come elemento comunicativo all'interno dell’interazione linguistica verbale e non verbale tra due o più persone. L'obiettivo principale consiste nel voler evidenziare il ruolo essenziale del silenzio nella comunicazione quotidiana, in quanto capace di esprimere ciò che il linguaggio espresso tramite la parola non può trasmettere. In particolare, si propone una descrizione completa delle caratteristiche e delle funzioni che il silenzio può assumere a livello formale, pragmatico e situazionale nella conversazione e in situazioni comunicative in generale.Il percorso di ricerca inizia con una panoramica sugli studi fondanti l’analisi della conversazione, ossia il sistema di alternanza dei turni elaborato da Sacks, Schegloff e Jefferson (1974). All’interno del sistema della conversazione organizzato per turni, il fenomeno del silenzio si presenta in momenti differenti, con caratteristiche di durata e forma sempre diverse (pause,gap,lapse). In seguito, la ricerca si concentra sui metodi di studio successivi, i quali, mantenendo un legame di riferimento con i principi stilati dall’analisi della conversazione di Sacks, Schegloff e Jefferson (1974), fanno progredire la ricerca volta a definire le funzioni pragmatiche del silenzio. Per comprendere le diverse sfaccettature espressive del silenzio a livello pragmatico della lingua, verranno catalogati e messi a confronto gli aspetti sia pragmatici che percettivi del silenzio (Saville-Troike,1985), analizzandone rispettivamente le caratteristiche comunicative e non comunicative. Nella sezione successiva, il percorso multidisciplinare si fa strada verso un altro tema di studio: quello inerente alla situazione, ossia alla circostanza, in cui avviene il silenzio. Per dimostrare lo stretto legame tra genere dialogico e situazione, vengono illustrate le caratteristiche che differenziano una conversazione di tipo formale da quella di tipo informale, distinguendone le caratteristiche a livello formale e pragmatico sulla base degli studi nell’analisi della conversazione di Sacks, Schegloff e Jefferson (1974). Dopo aver presentato le caratteristiche generali delle diverse situazioni conversazionali, si procede allo studio della durata del silenzio e alla sua misurazione all'interno della conversazione (Schegloff, 1983; Pomerantz, 1984; Davidson, 1984). La misurazione e catalogazione della durata del silenzio rappresentano un passaggio cruciale per la ricerca, poiché chiariscono ulteriormente il legame tra il silenzio come elemento pragmatico e il contesto in cui si manifesta. In generale, quindi, l’intento di questa ricerca è quello di fornire una conoscenza approfondita sulla valenza comunicativa del silenzio per poter comprendere in maniera chiara le funzioni linguistiche che esso svolge nella conversazione a seconda della situazione, degli interlocutori coinvolti e della cultura di provenienza.
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Abstract
The research focuses on studying silence as a communicative element within verbal and non-verbal linguistic interactions between two or more people. The main objective is to highlight the essential role of silence in everyday communication, as it can express what spoken language cannot convey. Specifically, it aims to provide a comprehensive description of the characteristics and functions that silence can assume at formal, pragmatic, and situational levels in conversation and communicative situations in general.
To demonstrate this thesis, conversation analysis will be employed, a method belonging to the discipline of interactional linguistics, which studies the specific and general dynamics of spoken interaction between interlocutors. The research begins with an overview of foundational studies in conversation analysis, specifically the turn-taking system developed by Sacks, Schegloff, and Jefferson (1974). Within the turn-organized conversation system, silence occurs at different moments, with varying characteristics of duration and form (pauses, gaps, lapses).
Subsequently, the research focuses on subsequent study methods that, while maintaining a reference to the principles established by Sacks, Schegloff, and Jefferson (1974), advance the research aimed at defining the pragmatic functions of silence. To understand the various expressive facets of silence at the pragmatic level of language, both the pragmatic and perceptual aspects of silence (Saville-Troike, 1985) will be cataloged and compared, analyzing their communicative and non-communicative characteristics.
After presenting the general characteristics of different conversational situations, the study moves on to the duration of silence and its measurement within conversation (Schegloff, 1983; Pomerantz, 1984; Davidson, 1984). The measurement and cataloging of the duration of silence represent a crucial step for the research, as they further clarify the connection between silence as a pragmatic element and the context in which it occurs.
The situational element and the duration of silence are combined in a single analysis section dedicated to illustrating examples of formal contexts in which silence manifests. From these examples, it clearly emerges how the social role determined by the situation can influence the meaning and impact of silence (e.g., in doctor-patient interactions, questioned-witness, teacher-student).
Finally, connecting back to the aforementioned concept, a section is introduced that focuses on the perception of silence by interlocutors in different cultures, comparing how silence is interpreted differently in the same situation depending on cultural background.
In general, therefore, the intent of this research is to provide an in-depth understanding of the communicative value of silence to clearly comprehend the linguistic functions it serves in conversation, depending on the situation, the interlocutors involved, and their cultural background.
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