Riassunto analitico
La depressione maggiore (DM), secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è un disturbo mentale comune ed è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo che contribuisce notevolmente al peso globale della malattia. DM è una persistente e duratura alterazione dell’umore che può influenzare drammaticamente la capacità di un individuo di svolgere le normali funzioni e vivere una vita gratificante. Non esiste alcun marker biologico che consenta da solo di diagnosticare la DM e questo dipende in larga misura dal fatto che si conosce ancora poco della patogenesi della malattia. La teoria biochimica più accreditata per cercare di spiegare le cause della DM è l’ipotesi monoaminergica proposta nel 1965, secondo la quale la DM sarebbe determinata da un deficit funzionale dei neurotrasmettitori monoaminergici in alcune aree cerebrali. A partire da tale ipotesi si sono sviluppate le principali classi di farmaci che tutt’ora vengono utilizzate nel trattamento della depressione, ovvero gli antidepressivi triciclici, gli inibitori delle monoaminossidasi, gli inibitori della ricaptazione della serotonina e gli antidepressivi “atipici”. Si tratta di farmaci che impiegano circa due settimane a determinare effetti benefici sull’umore e la cui somministrazione può essere associata alla comparsa di effetti indesiderati ai normali dosaggi terapeutici. L’inefficacia del trattamento con i tradizionali antidepressivi in numerosi pazienti ha spinto la ricerca scientifica verso l’individuazione di nuove strategie terapeutiche per una migliore gestione clinica della malattia. In particolare, è lo scopo di questa tesi evidenziare importanti e recenti scoperte che hanno influenzato la ricerca farmaceutica nell’ambito della cura della depressione. Le più recenti scoperte si sono focalizzate su molecole conosciute al grande pubblico come sostanze d’abuso che, però, hanno dimostrato effetti antidepressivi, ovvero la ketamina e la psilocibina. La prima è un anestetico generale utilizzato in veterinaria e in pediatria che ha dimostrato così efficaci effetti antidepressivi, attraverso l’interazione con il sistema glutammatergico, che hanno condotto, nel 2019, all’approvazione di un nuovo farmaco: Spravato® (enantiomero S della ketamina), uno spray nasale che viene utilizzato per la cura della depressione maggiore resistente al trattamento. Mentre la seconda è una famosa droga psichedelica che interagisce con il sistema serotoninergico e tale interazione ha evidenziato effetti antidepressivi importanti, tutt’ora in corso di studio. Queste recenti scoperte rappresentano una speranza nel riuscire a delineare il quadro clinico che si sviluppa intorno alla depressione per poter individuare sempre più molecole che consentano di curare questa patologia invalidante con il fine di fornire una valida alternativa agli antidepressivi tradizionali ed un trattamento più efficacie e duraturo.
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