Riassunto analitico
Il seguente elaborato ha lo scopo di esaminare in maniera ravvicinata tre culture diverse e il modo in cui le minoranze vengono accolte nei loro rispettivi contesti scolastici. Regno Unito, Francia e Italia sono i paesi presi in considerazione per questa ricerca. Gli stessi sono stati selezionati in accordo con il percorso di studi della sottoscritta, la quale, sia durante l’adempimento della laurea triennale che per quella magistrale ha dedicato particolare attenzione alle culture delle lingue studiate, inglese e francese e le somiglianze e le differenze con il proprio paese d’origine l’Italia. L’idea nasce in seguito ad una contrastante esperienza Erasmus rivelatasi essenziale per la crescita sia culturale che personale. L’idea di base è l’analisi del significato della parola “straniero” e della differenza di accezione tra straniero e “migrante”, dei relativi preconcetti creati dalle società e dagli stessi problemi che un’immigrazione di massa può creare in una società, pronta o meno al cambiamento. Il lavoro di ricerca effettuato vede la stessa, sviluppare una lista di 8 domande da rivolgere ad insegnati inglesi, francesi e italiani nell’ambito dell’educazione primaria e secondaria, per analizzare personalmente le differenze nei vari sistemi educativi. La struttura dell’elaborato segue un ordine preciso: ogni capitolo è diviso in specifici paragrafi. In particolare, quattro capitoli di cui i primi tre sviluppano la storia migratoria di ogni paese, analizzando le cause scatenanti, le conseguenze e leggi che hanno accompagnato lo sviluppo di questi tre paesi in concomitanza all’unione con altre culture, rendendoli quello che sono attualmente. Una volta affrontata la parte storica e sociopolitica, nel seguente paragrafo, viene introdotto il sistema scolastico con le sue strutture, classi e regole. Seguito dal metodo generale di insegnamento. Il terzo paragrafo dei primi tre capitoli affronta il concetto di integrazione, i metodi e le soluzioni utilizzati dalle varie istituzioni scolastiche per rendere l’apprendimento accessibile ad ogni studente. Il problema principale che emerge dalle analisi delle singole scuole è la barriera linguistica che impedisce il normale svolgimento della lezione e allo stesso tempo la relativa integrazione dello studente straniero in questione, seguita dalla problematica della scelta del metodo migliore da utilizzare per aiutare lo studente straniero a mettersi in pari con i suoi compagni di classe o corso a seconda del paese in questione. L’ultima parte di ogni capitolo è dedicata alle interviste sottoposte ai vari insegnanti, alle loro risposte e soluzioni per questo problema. Da una prima analisi risulta evidente come il Regno Unito, il quale si distingue da sempre per il grande afflusso migratorio che lo coinvolge, sia il paese più preparato nel metodo di scolarizzazione e integrazione degli studenti stranieri, tramite la disposizione di numerosi elementi tecnologici e strumenti forniti dal governo stesso. La Gran Bretagna si vede seguita dalla Francia e dall’Italia, la quale si distingue dai precedenti due paesi per la sua neonata storia d’immigrazione. Il quarto capitolo affronta in maniera più dettagliata l’utilizzo di differenti strumenti tecnologici per aiutare gli studenti ad integrarsi velocemente, con i loro pro e contro. Per concludere con un ragionamento sull’uso delle lingue straniere come mezzo do comunicazione e comprensione, di quanto le stesse non siano il primo elemento da considerare per stabilire una comunicazione con lo studente straniero, quanto un mezzo per andare oltre le barriere mentali e culturali ed aprirsi a nuove realtà. Per questo motivo, come ultimo elemento, vengono prese alcune direttive europee che incoraggiano lo studio delle lingue straniere rendendo più accessibili le esperienze all’estero e creando più legami sia con i programmi delle scuole secondarie che con le università.
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Abstract
The following paper aims to closely examine three different cultures and the way minorities are welcomed into their respective educational systems.
The countries that have been considered for this research are the United Kingdom, France and Italy. These countries were selected in accordance with the course of study of the author, who has paid particular attention to the cultures of the languages included - English and French – as well as the similarities and differences with their country of origin, Italy, throughout the duration of a three-year undergraduate course and a Master's degree,.
The idea was born following a contrasting Erasmus experience that proved essential for both cultural and personal growth.
Frankly, the work is an analysis of the meaning of the word "foreigner" and the difference in meaning between foreigner and "migrant", of the related preconceptions created by societies and by the same problems that mass immigration can create in a society, ready or not to change.
The study carried out sees the researcher develop a list of 8 questions addressing English, French and Italian teachers in the field of primary and secondary education, in order to personally analyse the differences in the various educational systems. The structure of the paper follows a specific order: each chapter is divided into specific paragraphs. In particular, four chapters of which the first three develop the migratory history of each country, analysing the causes, consequences and laws that have accompanied the development of these three countries in conjunction with the union with other cultures, making them what they are today. Once the historical and socio-political part has been addressed, the next section introduces the school system with its structure, classes and rules. This is then followed by the general method of teaching, the relationship between classmates and the student-teacher relationship. The third paragraph of the first three chapters deals with the concept of integration, the methods and solutions used by the various educational institutions to make learning accessible to every student. The main problem that emerges from the analysis of each school is the language barrier that prevents the normal course of the lesson and at the same time the relative integration of the foreign student in question, followed by the problem of choosing the best method to help the foreign student catch up with their classmates or course depending on the country in reference. The final part of each chapter is devoted to interviews submitted to various teachers, to their answers and solutions for this problem. From a first analysis it is evident that the United Kingdom, which has always distinguished itself for its great migratory influx, is the most prepared country in the method of schooling and integration of foreign students, thanks to the provision of numerous technological elements and tools provided by the government itself. Great Britain is followed by France and Italy and stands out from the latter two countries for its new-born immigration history. The fourth chapter deals in more detail with the use of different technological tools to help students integrate quickly, and then discussing their pros and cons. To conclude with a reasoning on the use of foreign languages as a means of communication and understanding, they are not the first element to be considered to establish communication with foreign students, but a means to go beyond mental and cultural barriers to open up new realities. For this reason, as a last element, some European directives have been taken to encourage the study of foreign languages making experiences abroad more accessible and creating more links both with secondary school programs and with universities.
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