Riassunto analitico
Le più recenti norme antiinquinamento impongono limiti sempre più restrittivi, costringendo il settore dei trasporti alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche che permettano di ridurre l’emissione di gas nocivi a effetto serra e i consumi di combustibile pur garantendo prestazioni ed affidabilità dei propri veicoli. In questo contesto viene analizzato il fenomeno inquinante dell’idling in ambito macchine motrici agricole, un settore molto competitivo in cui i propulsori endotermici ad accensione per compressione ne rappresentano il cuore pulsante. La sperimentazione, condotta in collaborazione con New Holland Agriculture, è volta a rilevare l’efficacia che un dispositivo Start/Stop potrebbe avere se implementato su un veicolo pesante off-road come un trattore agricolo, sviluppando degli algoritmi e delle procedure specifiche per l’analisi dei dati. Da precedenti studi infatti, è stato dimostrato come, in impiego reale, un trattore sia soggetto a innumerevoli condizioni di idling sia dentro che fuori dal campo. Dopo un’iniziale e approfondita ricerca in letteratura, che definisce l’introduzione di questo lavoro di tesi, riguardante tale fenomeno sia in ambito veicoli leggeri che in ambito veicoli pesanti e le relative soluzioni esistenti, si procede con dei test specifici realizzati su un trattore strumentato volti a rilevare i consumi delle accensioni e delle condizioni di idling. Successivamente, viene formulata una strategia di controllo reale di un sistema Start/Stop che integra sia i dati da sperimentazione riguardanti i consumi calcolati, sia dei dati di utilizzo reale di un trattore forniti dal dipartimento di agraria dell’Università di Bologna per poter formulare delle previsioni di risparmio di combustibile, considerando sia il caso in cui si voglia sfruttare una tecnologia di tipo micro-hybrid sia di tipo mild-hybrid.
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