Riassunto analitico
Questa mia ricerca vuole essere un’indagine approfondita nei confronti del discorso narrativo alla luce della rivalutazione e del rilancio che negli ultimi decenni ha avuto nel settore scientifico come modalità e paradigma per lo studio e l’insegnamento della conoscenza. Infatti, l’input per avviare il lavoro, non è un caso, che l’abbia ricevuto dal corso di Didattica della Matematica nel trattare la questione della comprensione dei testi nella risoluzione di problemi matematici. In tal modo, ho potuto fermare la mia attenzione e riflettere, a partire dagli stimoli di Eco e Bruner, sul ruolo del lettore durante il processo di codifica/decodifica e comprensione di un testo, in questo caso, narrativo e sul rilievo che la narrazione ricopre nella vita dell’uomo. Ho potuto mettere insieme il mio interesse per la narrazione e la lettura per inquadrare il fenomeno narrativo nella sua completezza e, poi, studiarlo nella parte conclusiva in alcuni generi ed esempi letterari per fare esperienza e mettere alla prova quanto ricercato nella prima parte. Ho adottato nella ricerca un metodo di tipo deduttivo partendo da un’analisi di carattere generale sul significato della narrazione, soprattutto, dal punto di vista narratologico e, complementarmente, sulla figura del lettore ed il processo di lettura di un testo. Questa parte iniziale di studio e riflessione è giunta alla fine con la verifica di quanto analizzato in precedenza attraverso la trattazione di alcuni generi narrativi e l’interpretazione di testi letterari noti. Ripercorrendo brevemente il mio percorso, nel capitolo iniziale ho voluto riportare dalla disciplina narratologica le considerazioni sul fatto narrativo attraverso i principali esponenti per, poi, collegarmi ai recenti studi della neuronarratologia e del Darwinismo letterario per scoprire le ragioni che spingono l’uomo a narrare. Infine, ho recuperato alcune riflessioni legate al discorso narrativo in ambito pedagogico. Nel successivo capitolo ho centrato l’attenzione sulla figura del lettore e del suo ruolo nel processo di lettura attingendo dalle ricerche di Eco e Calvino sviluppate in tale direzione. Poi, ho ricondotto la lettura nella dimensione educativa sottolineando l’importanza che questa attività occupa nella vita emotiva e nella costruzione dell’identità del bambino. Nell’ultimo capitolo ho trattato alcuni generi letterari per mettere in risalto come la narrazione si snoda e sviluppa in modi, forme e per scopi diversi. Dei generi del mito, della novella e della fiaba ne ho indagato le caratteristiche e restituito lo studio e l’interpretazione di alcuni testi letterari attinti dalla tradizione europea. In particolare, partendo da un denominatore comune, quello della rinascita, ho cercato di rivelare i significati contenuti: nel mito del Graal con le opere di Perceval o il racconto del Graal di Chrétien de Troyes, il Parzival di Von Eschenbach ed il Giuseppe d’Arimatea di De Boron; nella novella Andreuccio da Perugia dal Decameron di Boccaccio; e, infine, nella fiaba di Cappuccetto Rosso dei fratelli Grimm. Questo lavoro è stato interessante per comprendere il valore delle storie nella vita dell’uomo, del legame che queste hanno con la conoscenza e la trasmissione delle esperienze umane. Le storie racchiudono un sapere necessario e vitale per l’uomo senza le quali non potrebbe esercitare le sue peculiari facoltà di usare le parole ed immaginare. In realtà il sapere e l’esperienza umana sono inquadrabili e spiegabili solo all’interno di una connessione di fatti, concetti, emozioni pari ad un racconto e ad una storia. Tutto ciò che ci determina è riconducibile ad una serie di azioni e decisioni che si svolgono ed evolvono nel tempo. Il risultato è che ancora oggi si indaga il fenomeno narrativo e sopravvive ancora in forme e mezzi nuovi.
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