Riassunto analitico
I poli(idrossialcanoati) appartengono alla classe di polimeri biodegradabili ottenuti da fonti rinnovabili, in particolare il prodotto maggiormente utilizzato è il poli(idrossibutirrato), la materia prima costituente tutte le formulazioni analizzate durante questo lavoro di ricerca. Questi particolari biopolimeri presentano una forte limitazione legata allo stretto range di temperature entro il quale avviene sia la fusione che la degradazione. Per questo motivo, sono stati analizzati differenti sistemi di stabilizzazione per cercare di mantenere le proprietà termiche e meccaniche adeguate alla lavorazione. Inizialmente i campioni sono stati analizzati osservando l’andamento del momento torcente in funzione del tempo di permanenza nel mescolatore interno. Successivamente, non avendo ottenuto dati soddisfacenti, sono state effettuate le analisi termiche, ed in particolare la DSC e la TGA. La caratterizzazione è proseguita effettuando un’analisi chimica, utilizzando la GPC, per quantificare il peso molecolare, questo parametro è fondamentale per lo studio del PHB, in quanto la degradazione avviene tramite un meccanismo di scissione random della catena macromolecolare. Per simulare il processo di lavorazione industriale, una volta scelte le formulazioni che meglio mantengono le caratteristiche termiche e meccaniche, le mescole sono state estruse e pellettizzate per essere poi stampate ad iniezione. I provini ad osso di cane stampati ad iniezione sono stati sottoposti a prove di trazione per calcolarne le caratteristiche meccaniche e i pellet sono stati sottoposti a prove termogravimetriche per osservare se il processo di trasformazione influisce sulle caratteristiche termiche. Infine, è stato effettuato anche uno studio sulla reologia delle mescole scelte, mediante l’analisi del melt flow index e dello shear rate.
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