Riassunto analitico
Introduzione. La nascita e la salute della donna e del bambino sono eventi importanti per la salute globale. Si discute l’impatto che il luogo del parto ha sull’evento nascita. Vari studi hanno comparato, nei paesi ad alto reddito, gli outcome materni e fetali nei diversi setting del parto. Tuttavia, i risultati sono talvolta conflittuali, per cui risulta necessario ricorrere a studi che sappiano combinare i risultati delle ricerche presenti in letteratura. Metodi. Per valutare l’efficacia e sicurezza del parto in casa e del parto in casa maternità, sono state condotte, separatamente, due revisioni sistematiche di revisioni sistematiche. Inoltre è stata condotta una revisione rapida di revisioni sistematiche, per valutare dimensioni, caratteristiche ed esiti dei trasferimenti in ospedale durante parti programmati a domicilio. Le ricerche sono state condotte in MEDLINE-PubMed ed EMBASE. Risultati. Le due revisioni sistematiche di revisioni sistematiche hanno portato in entrambi i casi all’inclusione di un’unica revisione sistematica. I risultati della revisione sistematica confermano l’associazione tra parto a domicilio e in casa maternità e migliori esiti materni e neonatali. Per quanto riguarda gli esiti neonatali, non esistono differenze statisticamente significative negli esiti dei parti in ambiente extra ospedaliero e l’ospedale. Sono stati comprovati migliori esiti materni nei parti avvenuti in ambiente extra ospedaliero. Per quanto riguarda la revisione rapida a proposito dei trasferimenti da casa in ospedale, la ricerca ha identificato un unico riferimento bibliografico. La revisione sistematica ha indicato percentuali di trasferimenti superiori nelle donne nullipare rispetto alle multipare. L’indicazione più frequente di trasferimento risulta essere l’arresto della progressione del travaglio. Conclusioni. Le conoscenze prodotte nel periodo preso in esame (1950-2018) mostrano che alla scelta di un parto pianificato a domicilio, in donne con gravidanza a basso rischio, è associata a una riduzione di interventi ostetrici sulla madre, e un limitato aumento degli eventi avversi perinatali. La revisione della letteratura individua vari fattori che possono determinare una differenza negli esiti: la parità della donna, la valutazione del rischio ostetrico nel corso della gravidanza e del travaglio di parto, la rigorosa selezione delle ostetriche che assistono a domicilio e la valutazione scrupolosa della loro competenza ed esperienza professionale, la verifica degli aspetti e dei requisiti del luogo del parto e la disponibilità di un sistema integrato territorio-ospedale agibile in caso di emergenza. La stima del rapporto beneficio/danno del parto pianificato a domicilio vs quello pianificato in ospedale, in gravidanze a basso rischio a termine, discende quindi dalla valutazione dell’aumento, quantitativamente circoscritto, di rischio feto-neonatale da un lato, dall’altro dalla riduzione del tasso di interventi ostetrici, oltre alla inclusione nel percorso decisionale di elementi valoriali non quantificabili come il rispetto della intimità e della spiritualità della nascita. Compito delle professioniste e dei professionisti è trasferire, con modalità appropriata, queste informazioni alle donne intenzionate a intraprendere un percorso consapevole di maternità e desiderose di avere una nascita a domicilio, al fine di accrescere la loro consapevolezza di benefici e danni delle diverse opzioni e consentire loro una scelta correttamente informata.
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