Riassunto analitico
L’obiettivo della tesi è quello di fornire un’analisi del percorso di crescita economica intrapreso dalla Cina, dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese ai giorni odierni. Questo lavoro presenta una discussione critica sugli elementi socioeconomici, sociali e geopolitici che hanno caratterizzato le principali fasi della storia economica cinese. Pertanto, a partire dalla lettura de ‘La seconda guerra fredda’ di Federico Rampini e ‘Le potenze del capitalismo politico: Stati Uniti e Cina’ fino allo studio di scritti più analitici, questa tesi analizza ed approfondisce i principali aspetti che consentono una valutazione sui punti di forza e di debolezza della struttura economica cinese, osservandola non solo sotto il profilo economico-finanziario, ma anche sociale e geopolitico. I principali risultati che emergono sono che, grazie alle riforme guidate da Deng Xiaoping, l’economia cinese è riuscita a compiere una trasformazione sia economica, passando da essere una nazione arretrata ad una altamente tecnologica, sia sociale, azzerando la povertà assoluta nel Paese. Le numerose riforme economiche liberali hanno permesso al gigante asiatico di transitare da un sistema quasi totalmente chiuso agli scambi con l’estero ad essere la principale nazione esportatrice al mondo. Il motore dello sviluppo è stata la capacità del Partito Comunista Cinese di incanalare le immense risorse del Paese verso i risultati economici e la modernizzazione tecnologica. Questo non sarebbe stato reso possibile senza la forma di governo autoritaria e l’ingente disponibilità di manodopera a basso costo presenti in Cina. Allo stesso tempo, questo modello di crescita presenta diverse contraddizioni. L’investimento interno è diventato il principale motore di crescita del PIL, principalmente dopo la Grande Crisi Finanziaria del 2008, quando il governo cinese ha sostenuto la propria economia attraverso uno stimolo monetario tale da ridurre l’impatto del crollo delle esportazioni. Questi alti livelli di investimento si sono incanalati principalmente nel settore delle infrastrutture e in quello edile, tanto che il valore degli immobili residenziali sta da anni aumentando costantemente, creando tutti i presupposti per una bolla immobiliare, che se dovesse esplodere provocherebbe seri danni finanziari. Inoltre, il pacchetto di stimolo economico del 2008 è stato finanziato principalmente attraverso l’emissione di nuovo debito, il che amplificherebbe eventuali problemi finanziari nel Paese. Inoltre, la politica del figlio unico attuata nel 1979 provocherà nei prossimi anni un rapido invecchiamento della popolazione, provocando una riduzione della forza lavoro e un contestuale incremento della spesa di protezione sociale del Paese.
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