Riassunto analitico
INTRODUZIONE E SCOPO DEL LAVORO: Il riassorbimento osseo marginale alle viti implantari è una complicanza biologica nota fin dagli albori dell’implantologia orale. Tale fenomeno, definito in letteratura Marginal Bone Loss (MBL), ha origine multifattoriale: flora orale con spiccate caratteristiche parodontopatogene, sovraccarico funzionale, misfit od errata costruzione protesica, residui di cemento, condizioni sistemiche o anatomiche locali predisponenti, macro- e microgeometria dei dispositivi implantari. Obiettivo del presente studio è valutare preliminarmente, tramite radiografie bidimensionali, se una particolare macrogeometria implantare unita ad una tecnica di posizionamento subcrestale possano ridurre i normali valori di MBL attesi, a parità di altre condizioni.
MATERIALI E METODI: Una popolazione di 25 pazienti, omogenea per sesso, età e condizioni sistemiche, è stata selezionata per la valutazione radiografica progressiva su ortopantomografie e/o radiografie endorali. Il campione implantare esaminato comprende 110 esemplari, di lunghezza variabile (4.5-6-8-10-12-14 mm) e diametro di 4.1 o 5 mm, ma tutti con lo stesso caratteristico modulo crestale, definito “without neck” (EVEN, Mech & Human, Grisignano, Italia), e posizionati con la medesima tecnica di posizionamento subcrestale (≥ 0.5 mm). Mediante un software di elaborazione delle immagini (ImageJ) due operatori congiuntamente hanno misurato la distanza tra la spalla implantare e la cresta ossea sui profili mesiale e distale di ciascun impianto, dal primo tempo chirurgico all’ultima radiografia di controllo disponibile. Eventuali dubbi sull’interpretazione delle radiografie sono stati risolti ricorrendo ad un terzo operatore, per poter sempre giungere a misurazioni condivise. I dati numerici sono stati inseriti in una tabella Excel® (Microsoft®) ed analizzati separatamente da uno statistico, per poi essere comparati con i dati dai più simili studi clinici ritrovati in letteratura.
RISULTATI: Dopo un follow-up medio di 8 anni (range 10-161 mesi) e con una sopravvivenza implantare pari a 95.6%, il parametro MBL è risultato, sommando i valori mesiali e distali di tutti gli impianti sopravvissuti per gli impianti posizionati con tecnica post-estrattiva immediata di 1.77 mm, rispetto ad un MBL medio di 0.31 mm per tutti gli altri esemplari posizionati in settori edentuli o guariti. Non sono state evidenziate differenze statisticamente significative al variare delle tempistiche di carico protesico, del numero di tempi chirurgici o del sestante orale operato. Il comportamento clinico registrato è risultato migliore rispetto ai valori di MBL attesi sulla base delle conclusioni degli studi analoghi rinvenuti.
CONCLUSIONI: Nonostante le dimensioni del campione analizzato e la natura retrospettiva e solo indirettamente comparativa del presente lavoro, i valori di MBL registrati per gli impianti EVEN “without neck” paiono tendenzialmente inferiori rispetto a quelli riportati in letteratura su diverse macrogeometrie implantari e a tecniche di posizionamento crestale, a parità di tempi di osservazione clinica. É intenzione degli autori proseguire la ricerca con ulteriori studi, possibilmente prospettici e comparativi tipo split-mouth, per confermare questi dati preliminari.
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