Riassunto analitico
Questo lavoro ha l’obiettivo d’individuare le conseguenze della crisi economica sulla salute e sull’accesso ai servizi sanitari in Italia e contestualmente nell’UE. Per condurre quest’analisi, è necessario identificare quale interpretazione dei concetti di bisogno ed equità è stata adoperata. Nel Capitolo 1 s’illustrano le teorie che hanno portato a diverse definizioni di questi concetti, come quella marxista, egualitaria o libertaria. In questo lavoro si adopera il concetto di bisogno descritto da Williams e Gillon: il bisogno, quindi, s’identifica con la salute, che permettere agli individui di realizzare i progetti prefissati o di riuscire a svolgere abitualmente determinate attività; si considera anche il bisogno di assistenza sanitaria, che ha come scopo proprio quello di migliorare la salute. Si utilizza, inoltre, la definizione di equità orizzontale, cioè il concetto secondo il quale soggetti in uguale stato di bisogno debbano usufruire delle stesse cure. Inoltre, sono descritti gli indici generalmente utilizzati per analizzare la salute e l’accesso ai servizi sanitari proposti da Wagstaff e van Doorslaer e, in particolare, l’indice diretto di standardizzazione e la curva di concentrazione. Nel Capitolo 2, si è cercato d’individuare quali siano gli effetti della crisi sulla salute e sulle barriere all’accesso ai servizi sanitari nell’UE soprattutto nei paesi, come la Grecia, maggiormente colpiti dalle difficoltà economiche. Quest’indagine è stata condotta attraverso l’analisi dei dati EQLS effettuata dall’EURO-FOUND per il periodo compreso tra il 2007 e il 2011. Non tutti gli Stati Membri, infatti, sono stati colpiti allo stesso modo, a causa dei diversi servizi sanitari nazionali, delle risorse a questi destinate e alle condizioni di salute pregresse della popolazione. Nel terzo capitolo si evidenzia quali possano essere state le variazioni della salute e dell’accesso ai servizi sanitari in seguito alla crisi per gli italiani e per la popolazione suddivisa secondo le caratteristiche socio-economiche: livello d’istruzione, area geografica, genere e condizione professionale. Per approfondire quali siano stati i mutamenti verificatosi tra il 2007 e il 2013, sono state esaminate le informazioni raccolte attraverso dati EUSILC e derivanti dalle risposte al questionario dell’ISTAT sulle “Condizioni di vita”. L’analisi è stata effettuata su dati cross-section e condotta per singoli individui. Attraverso le risposte dei soggetti intervistati, si è esaminata la diversa percezione della salute degli italiani, con un’ulteriore attenzione alle malattie croniche e alle limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane. Per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari, sono state analizzate le risposte ai quesiti sulle visite specialistiche e odontoiatriche, e quelle riguardanti le motivazioni che hanno impedito agli individui intervistati di recarsi dal medico, costituendo delle barriere fisiche, economiche e culturali. Nel Capitolo 4 s’indaga su come la crisi abbia modificato il reddito della popolazione e su come questa variazione abbia intaccato la salute. Per compiere quest’analisi, si adoperano degli pseudo-panel e si considerano i dati a livello familiare. Si utilizzano l’indice e la curva di concentrazione per verificare in quali centili di reddito equivalente, si sia condensata la cattiva salute tra il 2007 e il 2013. Inoltre, si cerca di approfondire il rapporto tra reddito e salute attraverso delle regressioni, che considerino anche le caratteristiche delle famiglie come il numero di componenti, di figli, l’area geografica, l’istruzione, il genere e l’età. In questo modo si vuole comprendere non solo come il reddito influenzi la condizione psicofisica degli individui, ma soprattutto quale sia l’impatto della salute sui guadagni.
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