Riassunto analitico
Diversi articoli evidenziano come le interazioni farmacologiche siano una problematica attuale, significativo e spesso sottovalutato. In particolar modo, in ambito oncologico, vengono prescritte sempre più cure somministrate per via orale riducendo problematiche legate all’ospedalizzazione, agli effetti collaterali e aumentando quella che è la compliance del paziente al trattamento. Tuttavia, molte statistiche riportate negli articoli consultati evidenziano come i pazienti oncologici, a causa di un significativo invecchiamento della popolazione, siano persone anziane in trattamento già con molti farmaci per la cura di patologie croniche.
Approfondendo gli inibitori delle tirosin-chinasi, si nota come i ricettori della stessa abbiano importanti funzioni per il nostro organismo e che la loro alterazione è alla base della genesi dei tumori. Altresì, è stato possibile studiare gli inibitori della tirosin-chinasi in grado di bloccare l’eccessiva crescita ed espansione di cellule che generano il cancro.
Con queste premesse, è importante analizzare le categorie di farmaci soffermandosi sull’interazione farmaceutica, farmacodinamica e farmacocinetica. Spesso questa interferenza si verifica quando vengono somministrate due o più sostanze che sono normalmente metabolizzate dalla stessa isoforma del citocromo P450 o che vengono trasportate dalla stessa proteina. Di norma, una sostanza inibisce o induce l’enzima determinando un aumento degli effetti terapeutici del farmaco somministrato in concomitanza con un potenziale aggiuntivo effetto tossico oppure la sostanza potrebbe essere eliminata senza generare nessun tipo di effetto terapeutico.
Per questa ragione importante è il ruolo dell’equipe multidisciplinare formata da farmacista ospedaliero e territoriale, medico di medicina generale, medico specialistico e infermiere. Queste figure devono co-operare con l’obiettivo di fornire una cura personalizzata per il paziente considerando tutta la sua storia clinica.
Il farmacista stesso non può solo considerarsi dispensatore di farmaci o esperto di sostanze chimiche ma può cambiare il suo ruolo mettendosi attivamente in gioco per il bene dell’utente.
Una possibile gestione delle interazione viene fornita da un software accessibile a tutti gli operatori sanitari coinvolti che inserendo il codice fiscale del paziente, possono completare la sua scheda personale con le terapie assunte sia che siano farmaci o altri principi attivi. Questo software, costantemente aggiornato con le principali interazioni farmacologiche che si trovano in letteratura invia un alert nel caso in cui compaia interferenza tra le diverse sostanze inserite, invita a prestare attenzione e a svolgere un accurato monitoraggio.
Al contempo sensibilizzare la popolazione è un ulteriore passo verso la sua soluzione. È necessario quindi un cambiamento che porta con sé innumerevoli vantaggi se poggia su radici solide.
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