Riassunto analitico
Le aziende operano in un ambiente che, a causa delle esigenze dettate dalla globalizzazione e dallo sviluppo tecnologico, diventa sempre più interconnesso e concorrenziale. In più, dopo la crisi economica e finanziaria che ha avuto un impatto significativo nel sistema economico globale, le condizioni e i parametri da rispettare per l’accesso ai finanziamenti sono diventati più stringenti: il credit crunch, cioè la stretta del credito applicata dalle banche, chiude i rubinetti dei finanziamenti a imprese e famiglie, così da far crollare gli investimenti ed i consumi, portando ad una contrazione del fatturato delle aziende e, ancora peggio, all'insolvenza dei propri debitori. In uno scenario del genere la funzione aziendale di pianificazione e controllo viene rilanciata verso il vertice della struttura decisionale. Tale consuetudine però fatica a trovare riscontro tra i manager italiani, i quali restano attaccati ad una visione di breve periodo, legando i propri sforzi previsionali ed i propri obiettivi alle vendite o alla crescita dimensionale, trascurando tutte le altre dinamiche collegate alla crescita aziendale. Questo elaborato vuole andare ad indagare proprio sulla tematica della pianificazione in ambito finanziario, sulle potenzialità e i benefici che un sistema di pianificazione può apportare nell’azienda e di come la pianificazione finanziaria sia diventata uno strumento a cui ogni manager dovrebbe far ricorso per orientarsi nelle scelte e nelle strategie. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di dimostrare quanto sia utile attivare un percorso di pianificazione e controllo della performance finanziaria attraverso l’analisi del fabbisogno finanziario, così da comprendere le dinamiche del passato e far luce sui possibili scenari futuri ed arrivare preparati a situazioni che, in modo verosimile, possono essere identificate ex ante. Nel primo capitolo si affronta proprio il tema dell’importanza della pianificazione finanziaria in azienda. Si inizia soffermandosi sul processo di pianificazione finanziaria e sulle componenti che lo contraddistinguono e successivamente viene trattato il tema degli errori cognitivi che possono inficiare i risultati e la qualità delle decisioni. Nel secondo capitolo viene introdotto ed analizzato il settore della produzione di macchine automatiche per il packaging, evidenziando tutte le peculiarità che rendono interessante questo settore. Si ricercano le motivazioni alla base della nascita dell’industria e gli sviluppi futuri; in seguito sono esaminate le cifre e la situazione del mercato mondiale, la sua evoluzione e le previsioni future ed in ultima analisi sono sviluppati i numeri riguardanti il settore a livello nazionale, per avere un quadro generale della situazione in cui le imprese italiane operano. Nel terzo capitolo si è proceduto inizialmente alla definizione di un campione di aziende facenti parte del settore delle macchine automatiche per il confezionamento analizzato in precedenza, esplicitando la metodologia ed il procedimento utilizzato per identificarlo; si passa poi ad una fase analitica, suddividendo il campione in gruppi, per poi operare un’analisi dei bilanci sintetica per spiegare brevemente le dinamiche che hanno interessato il campione. Nel quarto capitolo si affronta la ricerca delle dinamiche che hanno caratterizzato il settore dal punto di vista della gestione del fabbisogno finanziario e di come tali dinamiche potranno evolversi in futuro. Si esplicita il concetto di fabbisogno finanziario e la struttura del modello utilizzato per la sua definizione e la sua stima prospettica. Tale analisi considera le caratteristiche del settore delineatesi in precedenza, così da poter giungere ad un risultato che possa esprimere, in maniera verosimile, l’effetto delle dinamiche future che potrebbero interessare le aziende del settore.
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