Riassunto analitico
Nei paesi Occidentali il carcinoma colorettale rappresenta una delle neoplasie a maggiore incidenza e mortalità. Studi epidemiologici evidenziano come l'obesità e la presenza di infiammazione cronica del grosso intestino siano fattori di rischio per il cancro del colon-retto. L'obesità, in particolare l'obesità centrale, si associa ad uno stato di infiammazione sistemica cronica. I foci di infiammazione sono caratterizzati da bassi livelli di ossigeno, da un rilascio costante di Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS) e da danni strutturali macroscopici della mucosa intestinale. L'infiammazione può quindi contribuire alla crescita di lesioni neoplastiche intestinali. Tra le proteine coinvolte nella regolazione dell'infiammazione della mucosa e che possono contribuire sia a danni strutturali della mucosa intestinale che alla carcinogenesi intestinale, ci sono la Mieloperossidasi (MPO), la Cicloossigenasi-2 (COX-2) e la Vanina-1 (VNN-1). I leucociti neutrofili possono promuovere la cancerogenesi attraverso la MPO, un enzima chiave contenuto nei lisosomi che regola l'infiammazione locale e la generazione di ROS e mutageni. VNN-1 appartiene ad una famiglia di enzimi che idrolizzano la panteteina in acido pantotenico (vitamina B5) e cisteamina, un composto sulfidrilico. La cisteamina, il prodotto metabolico di questi enzimi, ha un ruolo prominente nei processi infiammatorie e nella carcinogenesi, regolando i livelli di glutatione, inducendo ulcere attraverso una riduzione del flusso sanguigno e dell'ossigenazione della mucosa, diminuendo i meccanismi di difesa locale, danneggiando il DNA e regolando vie del segnale coinvolte nell’ apoptosi, nel metabolismo e nella crescita cellulare. Tra le varie molecole implicate nei processi infiammatori hanno un ruolo importante le prostaglandine prodotte dalle cicloossigenasi (COX). Molti studi hanno dimostrato che l'uso di farmaci antiinfiammatori come i FANS riduce il rischio di cancro del colon. In particolare, l'uso di inibitori selettivi di COX-2 può avere un ruolo preventivo nello sviluppo di adenomi, che sono la principale lesione precancerosa. Lo scopo della tesi è quello di valutare l'espressione di questi marcatori infiammatori (MPO, COX2, VNN1) nella mucosa normale del colon in relazione a diversi fattori di rischio per le neoplasie del colon-retto. In questo studio sono stati arruolati ventidue soggetti sottoposti a colonscopia e con esito negativo all’esame endoscopico. Ad essi sono stati misurati circonferenza vita (WC) e indice di massa corporea (BMI). Durante la colonscopia sono state prelevate almeno due biopsie di mucosa macroscopicamente normale dal colon sinistro e destro, ed in esse è stato valutato il grado di infiammazione. I marcatori selezionati sono stati analizzati mediante valutazione dei livelli di immunofluorescenza in microscopia confocale. E’ stata inoltre valutata la co-localizzazione e la correlazione di queste proteine. Il grado di infiammazione è stato poi valutato in base a sesso, età, circonferenza vita e indice di massa corporea. E’ stata quindi valutata la presenza di adenomi in successive endoscopie effettuate dai soggetti arruolati. I risultati mostrano che i marcatori infiammatori nella mucosa normale sono correlati ai parametri associati ad un maggior rischio neoplastico, come età avanzata e obesità, e possono essere considerati un indicatore utile per stimare il rischio neoplastico. La Vanina-1, la Cicloossigenasi-2 e la Mieloperossidasi possono quindi avere un ruolo nella definizione del rischio neoplastico intestinale. Così, l'infiammazione nella mucosa colorettale normale può essere il fattore che correla l’obesità all’aumento del rischio neoplastico.
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