Riassunto analitico
Stress ambientale e polline multiporato di Poaceae: prima evidenza archeobotanica da coproliti del Sahara centrale
Abstract
Questa tesi si occupa di una anomalia morfologica scoperta per caso durante lo studio di campioni palinologici da un sito archeologico olocenico del Sahara centrale. Alcuni campioni di coproliti animali datati 10.000 – 4.000 anni fa dal presente hanno restituito, infatti, un contenuto pollinico ricco di Poaceae, un elemento che fornisce informazioni sulla dieta degli erbivori studiati. Alcuni granuli pollinici, però, presentavano caratteri anomali: in particolare, la presenza di molti pori in un polline normalmente monoporato ha permesso di ottenere informazioni inedite sulle condizioni ambientali dell’area di studio. La ricerca riguarda il sito archeologico di Takarkori. Si tratta di un riparo sotto roccia localizzato nell’area montuosa del Tadrart Acacus, in Libia sud occidentale. La sua cronologia è compresa nell’intervallo che va da circa 10.200 a 4.600 anni calibrati dal presente (cal yr BP). La campagna di scavo, ad opera della Missione Archeologica Italo-Libica in Acacus e Messak diretta dal Prof. Savino di Lernia (Università La Sapienza di Roma) si è protratta dal 2003 al 2006. Takarkori presenta come peculiarità la straordinaria conservazione dei reperti, tale caratteristica ha permesso un’analisi multidisciplinare che fino ad ora ha coinvolto discipline come Archeologia, Archeobotanica, Paleoetnobotanica, Biologia molecolare, Biochimica, Geologia, Geoarcheologia, Antropologia ed Entomologia. Questo lavoro di tesi si è concentrato sull’analisi palinologica: il polline è stato estratto da coproliti di ovicaprini rinvenuti nel sito archeologico e selezionati da campioni. Successivamente il polline è stato analizzato dal punto di vista morfologico grazie al microscopio ottico. Durante questo studio sono stati analizzati 40 coproliti, opportunamente selezionati sulla base della posizione all’interno del sito archeologico e della cronologia. Il risultato dell’analisi pollinica, integrata con le ulteriori informazioni ecologiche ottenute grazie allo studio degli elementi individuati nei campioni (es.: fitoliti, strutture anatomiche, palinomorfi non pollinici - NPP) ha reso possibile la ricostruzione delle condizioni ecologiche del Sahara centrale durante l’Olocene iniziale e medio. La presenza di polline di Poaceae multiporato, registrata per la prima volta in quest’area in ambito archeobotanico, ha permesso di formulare ipotesi sui possibili stress ambientali, naturali o antropici, che hanno portato a tale fenomeno. Questo studio ha infine contribuito ad ottenere informazioni più dettagliate sulla dieta degli animali presenti nel sito archeologico.
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