Riassunto analitico
La crescente diffusione delle reti veicolari cooperative, chiamate Vehicular Ad-hoc Networks (VANET), comporta sfide significative per la privacy delle comunicazioni tra veicoli, dato che ad ogni nodo prima di inviare un messaggio si richiede l’autenticazione. Per garantire la privacy nelle comunicazioni Vehicle-to-Everything (V2X), l'approccio di base è l'uso di pseudonimi, che permette ai veicoli di cambiare identità per evitare il tracciamento. È cruciale che i cambi di pseudonimo siano gestiti tramite schemi robusti che impediscano la correlazione tra loro. Viene qui proposto un modello di tracciamento basato su un attaccante passivo, che cerca di intercettare i messaggi appartenenti a più protocolli di comunicazione utilizzati dai veicoli odierni. La particolarità di questo modello è che, a differenza di altri presenti in letteratura, cerca di tracciare il veicolo su una zona di copertura discontinua dell'ambiente urbano considerato. Vengono valutate e confrontate le prestazioni utilizzando varie tecniche di cambio pseudonimo e con alcuni valori di raggio delle stazioni di ricezione dell’attaccante. I risultati manifestano che è possibile mantenere la tracciabilità del veicolo anche su più zone separate. Vengono proposti 4 approcci per analizzare i dati e le performance variano molto in base a quello utilizzato. La privacy nell’ambito delle comunicazioni V2X è ancora da migliorare, cercando un giusto compromesso tra sicurezza e privacy.
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