Riassunto analitico
La cipolla è oggi coltivata e consumata in tutto il mondo. Grazie alle sue proprietà nutrizionali e versatilità di utilizzo, rappresenta un prodotto molto importante nella dieta umana. La cipolla ha inoltre proprietà medicinali grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfettive, oltre che fonte di numerose vitamine. L’agente causale, il fungo fitopatogeno Stemphylium vesicarium, sta creando negli ultimi anni gravissimi problemi in Italia e paesi extra-europei, dove strategie quali l’utilizzo di fungicidi di sintesi sono permesse ma risultano avere scarsa efficacia, a causa della natura policiclica e la rapida insorgenza di resistenze ai fungicidi stessi del patogeno. In Italia, dopo il ritrovamento nel 2019 di S. vesicarium in campi commerciali di cipolla nella provincia di Bologna, è stato ammesso l’utilizzo di prodotti rameici (il cui utilizzo è sotto forte restrizione dalle politiche della Comunità Europea) per la difesa integrata nella regione Emilia-Romagna a partire dal 2023. Lo studio da noi condotto ha avuto l’obiettivo di: (i) isolare e identificare morfologicamente e molecolarmente ceppi di S. vesicarium dagli areali maggiormente vocati alla produzione di cipolla in Italia; (ii) testare gli isolati di S. vesicarium per lo sviluppo e l’implementazione di screening attraverso inoculazione artificiale in ambiente controllato e successivamente di semi-campo su 10 varietà di cipolla. Infine, (iii) individuare possibili varietà tolleranti (e suscettibili) a S. vesicarium per ricerche di breeding che possano permettere l’implementazione di strategie di difesa integrate, grazie allo sviluppo di varietà di cipolla tolleranti o resistenti a questo patogeno.
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