Riassunto analitico
Il virus SARS-CoV-2 ha portato allo stato di pandemia mondiale a soli 3 mesi dal primo caso registrato. Le misure di precauzione si sono concentrate da subito sull’utilizzo di dispositivi di sicurezza come guanti o mascherine, sul distanziamento sociale e sulla frequente igienizzazione delle mani e delle superfici, ma molti studi hanno dimostrato come in ambienti chiusi la via di trasmissione maggiore `e tramite aerosol. Quando noi respiriamo, parliamo, cantiamo, tossiamo o starnutiamo emettiamo delle gocce di saliva (comunemente chiamate droplets) provenienti dal nostro apparato respiratorio. In un soggetto infetto i droplets contengono gli agenti patogeni, ed una volta espulse, le goccioline di dimensioni inferiori possono rimanere sospese nell’aria che le trasporta. In ambienti chiusi senza un’adeguata ventilazione `e molto alto il rischio di inalare i droplets contenti gli agenti patogeni e in funzione della quantità inalata aumenta il rischio di contrarre il virus. Numerosi ricercatori stanno studiando come poter diminuire il rischio di infezione tramite aerosol in ambienti chiusi; tali studi hanno portato a numerose pubblicazioni ed anche a raccomandazioni da parte di enti ufficiali. In questa tesi si propone un approccio Euleriano-Lagrangiano per confrontare come si distribuiscono i droplets con diversi tipi di ventilazione in un ufficio occupato da due persone. Le simulazioni sono state effettuate tramite OpenFoam, un libreria opnesource in cui sono presenti diverse applicazioni che permettono di effettuare analisi CFD secondo diversi approcci.
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Abstract
Il virus SARS-CoV-2 ha portato allo stato di pandemia mondiale a soli 3 mesi dal
primo caso registrato. Le misure di precauzione si sono concentrate da subito
sull’utilizzo di dispositivi di sicurezza come guanti o mascherine, sul distanziamento
sociale e sulla frequente igienizzazione delle mani e delle superfici, ma molti studi hanno
dimostrato come in ambienti chiusi la via di trasmissione maggiore `e tramite aerosol.
Quando noi respiriamo, parliamo, cantiamo, tossiamo o starnutiamo emettiamo delle
gocce di saliva (comunemente chiamate droplets) provenienti dal nostro apparato
respiratorio. In un soggetto infetto i droplets contengono gli agenti patogeni, ed una
volta espulse, le goccioline di dimensioni inferiori possono rimanere sospese nell’aria che
le trasporta. In ambienti chiusi senza un’adeguata ventilazione `e molto alto il rischio di
inalare i droplets contenti gli agenti patogeni e in funzione della quantità inalata
aumenta il rischio di contrarre il virus. Numerosi ricercatori stanno studiando come
poter diminuire il rischio di infezione tramite aerosol in ambienti chiusi; tali studi hanno
portato a numerose pubblicazioni ed anche a raccomandazioni da parte di enti ufficiali.
In questa tesi si propone un approccio Euleriano-Lagrangiano per confrontare come si
distribuiscono i droplets con diversi tipi di ventilazione in un ufficio occupato da due
persone. Le simulazioni sono state effettuate tramite OpenFoam, un libreria opnesource
in cui sono presenti diverse applicazioni che permettono di effettuare analisi CFD
secondo diversi approcci.
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