Riassunto analitico
Questo lavoro di ricerca si inserisce all’interno del progetto “Un credito di fiducia al bambino che apprende”, progetto che coinvolge sia le sezioni di 4-5 anni delle scuole dell’infanzia sia le classi prime e seconde delle scuole primarie di Reggio Emilia e provincia e consiste nell’attivazione di interventi volti all’individuazione precoce dei soggetti a rischio di sviluppare un disturbo della letto-scrittura. L’obiettivo di tale lavoro è l’analisi dei risultati ottenuti alle prove di screening somministrate in quattro classi prime di una scuola primaria in provincia di Reggio Emilia. Nell’analizzare i dati si è operata una distinzione tra alunni italiani e alunni stranieri, dal momento che il focus dell’indagine è stato quello di raccogliere maggiori elementi su questi ultimi. Gli alunni stranieri sono stati ulteriormente suddivisi in base al luogo di nascita, distinguendo tra nati in Italia e all’estero. In considerazione del fatto che in letteratura si dispone solo di dati riguardanti bambini italiani, la motivazione che fa da sfondo a tale ricerca riguarda la necessità di capire come intervenire precocemente nei confronti degli alunni stranieri e come la scuola possa fornire loro un aiuto più mirato, anche attraverso l’eventuale implementazione di laboratori di potenziamento, in modo tale da evitare di identificarli a rischio di sviluppare un disturbo della letto-scrittura. Il presente lavoro si compone di 4 capitoli. Nel primo capitolo si parlerà dell’importanza della consapevolezza fonologica e delle caratteristiche dei sistemi ortografici. Si procederà con la descrizione dei principali modelli di apprendimento della letto-scrittura: il modello a due vie di Coltheart, il modello di Frith e il modello di Ferreiro & Teberosky. Si concluderà con la trattazione dei principali metodi di insegnamento della letto-scrittura, distinguendo tra metodi sintetici, analitici e analitico-sintetici. Nel secondo capitolo si parlerà dell’identificazione dei soggetti a rischio di DSA partendo dal quadro legislativo. Successivamente si analizzerà la normativa vigente nella Regione Emilia-Romagna, analizzando il Protocollo di Intesa n. 1766, emanato in data 12 novembre 2015. Si parlerà dell’importanza di iniziare fin dalla scuola dell’infanzia a mettere in atto attività di identificazione precoce volte a rilevare possibili segnali di rischio. Verrà dunque enfatizzato il ruolo che l’osservazione da parte degli insegnanti assume in tutti gli ordini e gradi di scuola e si descriveranno le principali metodologie attraverso cui condurre l’osservazione sistematica alla scuola dell’infanzia. Si tratterà dell’importanza attribuita agli screening volti all’identificazione dei soggetti a rischio di DSA, concludendo con l’elencazione di alcune prove inserite in molti progetti di screening attivati nelle prime classi di scuola primaria nella Regione Emilia-Romagna. Nel terzo capitolo sarà descritta la ricerca. Si analizzeranno, dunque, i risultati della prova di scrittura collettiva somministrata a gennaio; successivamente si parlerà dell’intervento di potenziamento, differenziandolo dalla riabilitazione e quest’ultima verrà distinta a sua volta dalla rieducazione. Si passerà all’analisi dei risultati delle prove di screening di maggio, dapprima considerando il totale degli alunni delle quattro classi prime, poi il focus si sposterà su ciascuna classe. Successivamente si analizzeranno più dettagliatamente i risultati ottenuti dagli alunni che hanno partecipato al potenziamento in piccolo gruppo. Infine, si parlerà più specificamente degli alunni stranieri attraverso la presentazione di un questionario creato appositamente per raccogliere maggiori informazioni sulle loro competenze linguistiche. A conclusione del lavoro di ricerca svolto, verranno esposte alcune considerazioni finali.
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