Riassunto analitico
L’elaborato di tesi ha ad oggetto il sistema delle Fondazioni di origine bancaria (Fob), ovvero le istituzioni non-profit, private ed autonome, costituitesi in seguito alle operazioni di scorporo dell’azienda bancaria avvenute, ai sensi della legge Amato n. 218/1990, nell’ambito del processo di privatizzazione e trasformazione in società per azioni delle originarie Casse di Risparmio e Banche del Monte, nonché degli ex Istituti di Credito di Diritto Pubblico. Stante la criticità relativa alla detenzione titoli azionari nel comparto del credito e del risparmio, nella misura in cui l’apporto di capitale alle banche di riferimento contribuisce a garantire stabilità all’offerta di fondi al sistema produttivo, ma comporta una forte variabilità dei flussi di cassa introitati sotto forma di dividendi in relazione alla fase congiunturale attraversata, scopo dell’indagine è quello di offrire una valutazione delle implicazioni che le scelte di diversificazione di portafoglio hanno esercitato sulla performance conseguita dalle Fob, a livello aggregato, in termini di conservazione del potere d’acquisto del patrimonio, redditività della gestione economica e continuità dell’attività di erogazione in una prospettiva intergenerazionale. La trattazione dell’argomento risulta suddivisa in tre sezioni. La prima parte contiene una disamina delle frequenti e contradditorie modificazioni intervenute nel quadro istituzionale e normativo sino all’introduzione della disciplina civilistico-statutaria e del regime tributario attualmente in vigore. La seconda parte descrive i principali strumenti di rendicontazione dell’attività economica e filantropica, ossia il Bilancio di esercizio ed il Bilancio sociale, soffermandosi sulle modalità di rappresentazione dei dati economico-finanziari che costituiscono una deroga rispetto ai principi contabili ordinari che trovano applicazione nel caso delle società per azioni, nonché sul prospetto illustrativo degli obiettivi perseguiti, degli interventi realizzati e dei risultati dell’attività istituzionale. La terza parte è incentrata propriamente sull’analisi dei dati del bilancio di esercizio delle 88 Fob di cui si compone il sistema relativamente all’arco temporale quindicennale 2000-2014, che consente di apprezzare l’evoluzione delle politiche di investimento e di erogazione degli enti nel periodo antecedente e posteriore all’innesco della perdurante crisi economico-finanziaria. Dall’esame è emerso che la performance del sistema delle Fob non è stata immune al trend discontinuo dei mercati finanziari e dell’economia reale. La forte concentrazione del portafoglio in residue partecipazioni nelle società conferitarie, di cui nell’appendice viene presentato uno schema analitico per singolo ente su base annua, ha esposto la redditività degli assets ad una pesante flessione nel secondo sottoperiodo, aggravata altresì dalla presenza di inefficienze nella struttura dei costi, pur se l’obiettivo di salvaguardia del patrimonio è stato raggiunto con riguardo all’orizzonte temporale di lungo periodo ed il rischio di compressione dei livelli erogativi è stato parzialmente compensato da una opportuna calibrazione delle politiche di accantonamento a patrimonio e all’attività istituzionale. Trova sostanzialmente conferma l’assunto che un’adeguata diversificazione delle attività ed il godimento di sinergie finanziarie, operative e distributive associate ad economie di scala generino effetti positivi sulla performance gestionale.
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