Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
LO CAPUTO, MARIA ANTONIETTA
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URN |
etd-09262016-130041 |
Titolo |
Caratterizzazione chimico-fisica di nanovettori liposomiali per la co-incapsulazione di due farmaci antitubercolari per una terapia inalatoria |
Titolo in inglese |
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Struttura |
Dipartimento di Scienze della Vita |
Corso di studi |
BIOTECNOLOGIE MEDICHE (D.M. 270/04) |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
LEO ELIANA GRAZIA |
Primo relatore |
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Parole chiave |
- drugdelivery
- isoniazide
- liposomi
- rifampicina
- TBC
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Data inizio appello |
2016-10-18 |
Disponibilità |
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Data di rilascio | 2056-10-18 |
Riassunto analitico
La Tubercolosi (TBC) è una malattia infettiva causata da vari ceppi di micobatteri, in particolare dal Mycobacterium tuberculosis o Bacillo di Koch, che attacca solitamente i polmoni, ma può colpire anche altre parti del corpo e si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse secca. La speranza di poter debellare definitivamente la malattia è stata spenta dall'insorgenza negli anni ottanta di ceppi resistenti agli antibiotici e il riemergere della malattia ha causato la dichiarazione dello stato di emergenza globale della salute pubblica da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993. Il trattamento per la TBC comprende un regime multi-farmaco con quattro farmaci di prima linea (isoniazide, rifampicina, etambutolo e pirazinamide) che si usano, secondo le linee guida, nei primi due mesi di terapia (fase d'attacco), cui segue una fase successiva di quattro mesi con solo rifampicina e isoniazide. Infatti, rispetto al breve periodo di cure di antibiotici tipicamente utilizzato per altre infezioni batteriche, la TBC necessita di periodi molto più lunghi (dai 6 ai 12 mesi) per eliminare completamente i micobatteri dall'organismo. Tuttavia, la scarsa aderenza ai protocolli di somministrazione, i diversi effetti collaterali e la resistenza sviluppata dai micobatteri sono le principali cause del fallimento della chemioterapia. Una strategia terapeutica alternativa per la TBC è basata sulla via inalatoria che prevede l’erogazione del farmaco direttamente nel sito desiderato, consentendo un rapido inizio dell'azione terapeutica, l’uso di dosi farmacologiche più basse (poiché si evita l’effetto di primo passaggio) e una riduzione degli effetti collaterali. Inoltre, l’utilizzo di drug-carriers nanoparticellari potrebbe favorire l’up-take macrofagico colpendo il micobatterio direttamente nella sua sede di replicazione. L’ottenimento di un targeting ai macrofagi alveolari dipende essenzialmente dalle caratteristiche chimico-fisiche dei nanovettori quali dimensione, carica superficiale e stabilità nell’incorporazione del farmaco. Pertanto, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di formulare e caratterizzare liposomi caricati con rifampicina e isoniazide per una terapia inalatoria della TBC, mirata a favorire l’endocitosi macrofagica. Liposomi, contenenti varie quantità dei singoli farmaci e caricati con entrambi i farmaci, sono stati preparati mediante la tecnica della RPE (Reverse Phase Evaporation) e analizzati dal punto di vista chimico-fisico osservando la morfologia mediante AFM e le dimensioni e il potenziale zeta. mediante PCS. La quantità di farmaco caricata nei sistemi (Drug Loading) è stata analizzata per via diretta dosando spettrofotometricamente il farmaco caricato nelle vescicole, mentre la cinetica di rilascio è stata analizzata mediante dialisi in liquido polmonare simulato. Infine le caratteristiche strutturali dei liposomi sono state sondate dettagliatamente utilizzando la tecnica dello Small-Angle Neutron Scattering (SANS) strumento utile per acquisire una comprensione accurata della struttura dei sistemi macromolecolari che compongono i liposomi. E’stata usata la metodologia di variazione di contrasto SANS D2O / H2O che consente una chiara distinzione della membrana rispetto al corrispondente contenuto interno. I dati ottenuti hanno permesso di determinare i parametri formulativi importanti da modificare per ottimizzare i sistemi liposomiali al fine di co-incapsulare rifampicina e isoniazide in nanovettori idonei per i successivi studi in vitro e in vivo
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Abstract
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