Riassunto analitico
La tetrodotossina (TTX) è una neurotossina potenzialmente mortale responsabile, ogni anno, di numerosi avvelenamenti, si trova principalmente nel pesce palla (Sphoeroides maculatus) e nelle conchiglie Charoniasauliae. Inoltre, TTX è stabile al calore, alla luce e all’ambiente acido, non è degradata da processi di cottura. La TTX agisce inibendo il potenziale d’azione nelle cellule nervose e muscolari in modo selettivo: bloccando i canali del sodio voltaggio-dipendenti. Tra le possibili gravi conseguenze dell’avvelenamento da tetrodotossina sono riportate l’insufficienza cardiaca e, conseguentemente ad essa, la morte. Vi sono diverse ipotesi alla base della sua origine che tuttora è sconosciuta e i maggiori rappresentanti di questa tossina, per cui non esiste ancora un antidoto, sono un gruppo di pesci appartenenti alla famiglia dei Tetraodontidi (Tetrodontoformes: letteralmente, il termine significa “pesci con quattro denti”) conosciuti come Pesci palla, ma non sono gli unici. Nonostante la loro pericolosità, in Giappone, essi sono abbondantemente consumanti e considerati una pietanza prelibata e molto costosa, conosciuta come “Fugu sashimi”. Esso è tagliato e presentato nel piatto in modo da ricordare un crisantemo. La preparazione è strettamente riservata agli chef altamente qualificati che sono in grado di trattare l’alimento senza contaminarlo con la tossina, la quale si trova in specifici organi del pesce. L’interesse, da punto di vista clinico, verso questa neurotossina ha permesso ai ricercatori di ipotizzare delle possibili applicazioni in campo medico, sfruttando il suo effetto paralizzante. Infatti essa presenta delle proprietà analgesiche per il trattamento del dolore oncologico, dell’emicrania e della sindrome da astinenza da oppiacei. La mia tesi ha analizzato in particolare questo ultimo aspetto della TTX, giungendo alla conclusione che il suo uso terapeutico come agente analgesico è promettente anche se necessita di ulteriori ricerche.
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