Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di investigare il linguaggio giuridico da due prospettive principali. In primo luogo, verranno illustrate le maggiori difficoltà della traduzione legale, con particolare attenzione a quelle derivanti dalla presenza di asimmetrie strutturali tra sistemi legali diversi tra loro. In seguito, verrà delineato brevemente il ruolo degli interpreti e dei traduttori legali, al fine di far luce sull’impatto di una traduzione o di un’interpretazione errata in ambito legale. A partire da queste osservazioni teoriche, verrà adottato un approccio più pratico che sfrutterà il potenziale delle metodologie corpus-driven e corpus-based. Verrà, dunque, condotta un’analisi linguistica, con il fine ultimo di identificare un equivalente traduttivo appropriato per il termine "Corte". Per fare ciò, verrà costruito un corpus raccogliendo sentenze emesse in lingua italiana, al fine di osservare la fraseologia e le strutture collocazionali più ricorrenti del termine in questione. Tali strutture rappresenteranno il punto di partenza per una ricerca più approfondita, la quale si avvarrà dell’uso delle banche dati terminologiche IATE e ProZ.com per trovare dei potenziali equivalenti traduttivi per tutti i diversi tipi di corte identificati nel corso della prima fase di analisi. Infine, tali traduzioni verranno analizzate nel loro contesto d’uso facendo ricorso ai corpora multilingue paralleli EUR-Lex judgments English 12/2016; EUROPARL7, English; EUR-Lex Italian 2/2016; EUR-Lex judgments Italian 12/2016; EUROPARL7, Italian. Questa procedura sarà funzionale alla disambiguazione di alcuni termini, in modo tale da verificare l’appropriatezza delle traduzioni suggerite dalle due banche dati utilizzate. In ultima istanza, l’approccio adottato permetterà di identificare gli equivalenti traduttivi più appropriati, tenendo in considerazione il carattere polisemico del termine oggetto di analisi e in vista di una possibile equivalenza funzionale tra testo di partenza e testo di arrivo. La disamina condotta nel presente lavoro di tesi rivela la difficoltà insita nella traduzione legale. Più precisamente, essa contribuisce a mettere in luce come la ricerca di equivalenti traduttivi può dimostrarsi particolarmente complessa, specialmente se si considera la mancanza di simmetrie strutturali tra sistemi legali e le convenzioni linguistiche che caratterizzano questa comunità di discorso e professionale. Inoltre, la presente analisi rivela l’utilità e i vantaggi di combinare l’uso delle banche dati terminologiche con quello dei corpora multilingue paralleli nella traduzione della terminologia tecnica. Si è infatti dimostrata la necessità di un esame approfondito del contesto d’uso dei potenziali equivalenti traduttivi, in modo tale da valutarne l’adeguatezza sulla base del loro comportamento linguistico e della loro fraseologia. Infine, questo approccio contribuisce ad affinare la sensibilità e la consapevolezza linguistica dei traduttori, requisito fondamentale per assicurare una traduzione corretta ed efficace.
|
Abstract
The present thesis is aimed at investigating the language of the law from two major perspectives.
First of all, the main difficulties embedded in legal translation will be outlined, with a particular focus on those stemming from the presence of structural asymmetries between different legal systems. Subsequently, the role of legal translators and interpreters will be briefly delineated, in an attempt to shed light on the impact of erroneous translation and interpretation in legal settings.
Starting from these theoretical observations, a more practical approach will be adopted, exploiting the potential of corpus-driven and corpus-based analyses. A linguistic investigation will be conducted, with the ultimate goal of finding the most suitable translation equivalent for the term "Corte". In order to do so, a corpus will be built by collecting judgements originally issued in Italian, so as to observe the term’s most frequent collocational patterns and phraseology. These patterns will constitute the starting point for a more in-depth search, which will take advantage of the terminology databases IATE and ProZ.com to find preliminary translation candidates for all the different types of courts detected in the first phase of the analysis.
Finally, such translation candidates will be analysed in their original context of use by resorting to the multilingual parallel corpora EUR-Lex judgments English 12/2016; EUROPARL7, English; EUR-Lex Italian 2/2016; EUR-Lex judgments Italian 12/2016; EUROPARL7, Italian. This process will be functional to the disambiguation of certain terms, so that the appropriateness of the candidates suggested by the two terminology databases can be verified. Ultimately, this approach will lead to the identification of the most appropriate translation equivalents, considering the polysemic nature of the term under analysis and in the view of a potential functional equivalence between source text and target text.
The research carried out in the present thesis reveals the inherent difficulty of legal translation. More precisely, it contributes to highlighting how the search for translation equivalents can prove particularly complicated, especially considering possible lacks of structural symmetries between legal systems, as well as the linguistic conventions characterising this professional discourse community. Furthermore, this linguistic analysis provides evidence for the usefulness and the advantages of combining the use of terminology databases and multilingual parallel corpora in the translation of technical terminology. In actual fact, it has been demonstrated that an in-depth examination of potential equivalents’ context of use is required, so as to assess their appropriateness based on their linguistic behaviour and phraseology. Finally, this approach also contributes to significantly enhancing translators’ linguistic sensitivity and awareness, which is a fundamental prerequisite of successful and effective translation.
|