Riassunto analitico
Introduzione: I movimenti attivi dell’articolazione scapolo-toracica in pazienti con emiparesi in esiti di ictus sono poco studiati a causa della complessità dell’indagine cinematica. Uno studio [1] evidenzia la relazione tra la limitazione dei movimenti e la maggiore rotazione craniale della scapola nel lato paretico. I sistemi inerziali (Magnetic Inertial Measurement Unit, MIMU) permettono un'analisi rapida, ripetibile, accurata ed ecologica dei movimenti della spalla riuscendo ad evidenziare le rotazioni di scapola in relazione ai movimenti di flessione e di abduzione dell’omero [2]. Lo scopo di questo studio è misurare il ritmo scapolo-omerale (SHR) nei pazienti emiplegici con esiti di stroke e confrontarlo con una popolazione sana.
Materiali e Metodi: Criteri di inclusione POPOLAZIONE: sono stati inclusi nello studio 16 pazienti (in media 53,31 ± 13,25 anni) con esito di stroke in grado di eseguire un movimento attivo di elevazione di spalla. POPOLAZIONE di controllo: 25 soggetti sani (in media 37 ± 11,05 anni) sono stati utilizzati come test di confronto. VALUTAZIONE CLINICA: Fuglmeyer assessment (FMI) e Stadio di Brunnstrom da 1 a 6 (BRI) per la funzionalità dell'arto superiore (AS). VALUTAZIONE STRUMENTALE: I pazienti hanno eseguito da seduti movimenti attivi bilaterali di flesso-estensione e di ab-adduzione in posizione seduta. Sono stati misurati il Range di Movimento (ROM) dell'omero sul piano di elevazione e l'SHR che quantifica le rotazioni di scapola (Proto-Retrazione PR, Rotazione Up-Down UD, Tilt Antero-Posteriore TI) durante l’elevazione. É stato utilizzato il sistema di analisi del movimento SHoW Motion (NCS Lab, Carpi) che prevede MIMU wireless (WISE, NCS Lab, Carpi) posizionati su torace, e, bilateralmente, su scapola e omero secondo il protocollo ISEO [2]. La correlazione tra dati clinici e strumentali è stata valutata dal coefficiente di Spearman.
Risultati: Risultati e concordanti sono emersi tra le valutazioni cliniche e strumentali, con un coefficiente di correlazione di Spearman superiore a 0,78 per le analisi FMI-ROM e BR-ROM. risultati di pazienti con FMI<8 & BRI<4 & ROM HUM < 70° non sono stati inseriti nella tabella seguente per mancanza di dati relativi al SHR ad angoli di omero elevati. Per i restanti soggetti i risultati sono visibili nella tabella seguente con anche una confronto quantitativo del SHR tra soggetti sani e patologici.
pz FMI BR FLEXION TASK ABDUCTION TASK MAX ROM HUM SHR MAX ROM HUM SHR PR UP TI PR UP TI 1 15 5 119.23° ↑ ≈ ≈ 98.30° ↑ ≈ ≈ 3 12 5 130.61° ≈ ≈ ↑ 179.90° ≈ ≈ ≈ 8 11 5 121.69° ↑ ↑ ↑ 160.97° ↑ ↑ ↑ 9 10 4 153.47° ≈ ↑ ↓ 125.15° ≈ ↑ ≈ 10 8 5 96.08° ↓ ↑ ≈ 107.99° ↓ ↑ ≈ 15 10 5 125.03° ≈ ≈ ↓ 179.36° ≈ ≈ ≈ 16 9 4 103.56° ≈ ↑ ↓ 126.03° ↑ ↑ ↓
Conclusioni: L’analisi del SHR ha evidenziato un elevato compenso scapolare nei soggetti emiplegici, in particolare nella rotazione craniale. Per ottenere una visione completa dei compensi specifici della patologia è necessario estendere le analisi su un numero maggiore di soggetti. Questo studio dimostra le possibilità di applicazioni offerte dalla tecnologia inerziale nella valutazione di pazienti emiplegici. Le scale cliniche, ad oggi diffusamente utilizzate, forniscono informazioni correlabili con i dati cinematici, ma non sono sensibil
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