Riassunto analitico
Nell’elaborato di tesi ho analizzato la nozione di maschera del genere prendendo a riferimento il pensiero femminista contemporaneo e il movimento queer statunitense. Ciò che mi ha spinta ad approfondire tale nozione è stata la necessità di trovare un dispositivo in grado di far emergere i limiti delle rappresentazioni tradizionali di mascolinità e femminilità: consapevole della vastità dei contributi della riflessione femminista sul genere ma anche della scarsità degli studi e delle ricerche sulla maschera intesa come strumento formativo e denaturalizzante, mi sono proposta di fare chiarezza su quello che credo essere un vero e proprio dispositivo del cambiamento e dell’emancipazione. Come ha puntualizzato Judith Butler (1988; 2004), il genere è performativo, dunque si realizza nelle azioni degli individui: la possibilità di mascherarsi e di agire come se si fosse qualcun altro permette perciò di sperimentare alternative distanti da quelle stereotipate. Pensiamo ai personaggi di uno spettacolo teatrale e immaginiamo che le consuetudini e i simboli tradizionalmente attribuiti a un certo ruolo vengano riprodotti mescolati a quelli di un altro: ad esempio, che sia la principessa a essere caratterizzata come il personaggio eroico, forte e coraggiosa, che ami cavalcare e combattere con la spada. Nonostante riprenda la caratterizzazione tipicamente associata a un personaggio maschile, la maschera indossata dalla principessa offre un’alternativa allo stereotipo, sovverte gli equilibri tradizionali e le aspettative sociali: l’idea che la maschera possa decostruire l’identità di genere è l’ipotesi cardine del mio elaborato.
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