Riassunto analitico
La Bronco-Pneumopatia Cronico Ostruttiva (BPCO) è una delle principali cause di morbilità e mortalità nei Paesi ad alto, medio e basso reddito. Rappresenta inoltre un’importante fonte di spesa per il Sistema Sanitario Nazionale. Risulta perciò importante per il medico dell’emergenza-urgenza avere a disposizione degli strumenti che permettano di distinguere i pazienti a più alto rischio di complicanze, che devono essere gestiti in un reparto ospedaliero, da quelli a basso rischio di complicanze che possono essere gestiti a domicilio dal curante. Lo studio è osservazionale e retrospettivo e prende in esame tutti quei pazienti con diagnosi di BPCO riacutizzata che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso di Baggiovara nel periodo che va dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014. Le caratteristiche cliniche dei pazienti sono state raccolte a partire dai dati riportati nei referti del Pronto Soccorso e nei diari clinici. La maggior parte di questi pazienti avevano diagnosi di BPCO nota all’accesso ed erano affetti da numerose comorbidità, elemento che tende a peggiorare il quadro della malattia e porta a più frequenti riacutizzazioni; più spesso si tratta di pazienti anziani, cardiopatici, vasculopatici e nefropatici. Gli obiettivi principali dello studio sono quindi: 1. La validazione in senso diagnostico e prognostico dello score BAP-65, attualmente non utilizzato in Italia, nel predire la mortalità ospedaliera e il tasso di intubazione dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso per riacutizzazione di BPCO; 2. Stimare l’impatto economico della riacutizzazione di BPCO nella realtà dell’ospedale di Baggiovara, attraverso l’analisi dei costi dei ricoveri. A seguito di questo studio si potrebbe pensare di utilizzare lo score BAP-65 per decidere il corretto management di quel paziente, in modo da evitare ricoveri incongrui e risparmiare oltre che dal punto di vista economico anche dal punto di vista della salute del paziente, il quale gestito a domicilio non sarebbe esposto alle infezioni ospedaliere che prolungano il periodo della degenza.
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